L’opera di Gesù non termina alla croce.
Egli, figlio dell’uomo, come amava definirsi,
ma anche figlio di Dio nato da Maria vergine per opera
dello Spirito Santo, è per sempre interessato alla nostra sorte,
è «l’avvocato che abbiamo in cielo» che simpatizza sempre per noi,
perché come noi è stato tentato, ma senza peccare.
Soffrì e morì volontariamente sulla croce per i nostri
peccati e al nostro posto. Risuscitato dai morti,
ascese al cielo per esercitare nel santuario del cielo
il suo ministero in nostro favore.
Egli verrà di nuovo in gloria per la liberazione finale
del suo popolo e per la restaurazione di tutte le cose
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