Il giorno di Santo Stefano di cinque anni fa le coste dell'Oceano indiano furono sconvolte da un catastrofico tsunami che si prese le vite di quasi un quarto dimilione di persone, seminando morte e distruzione sulle coste ditutta l'Asia meridionale fino all'Africa orientale. Ecco unasommaria ricostruzione dell'evento. Il 26 dicembre 2004, alle 07:59 ora locale (le 13:59 in Italia), un terremoto di magnitudo 9 gradi Richter, il peggioredegli ultimi 40 anni, colpisce il sud dell'Asia. Il suo epicentro viene individuato al largo di Sumatra, in mare aperto,ma le sue conseguenze sulla terraferma sono disastrose.
Il terremoto genera infatti un maremoto che a sua volta da'luogo a un'onda anomala (tsunami, in giapponese), che viaggia accumulando una potenza sempre maggiore fino ad abbattersi conle dimensioni di un muro d'acqua alto come un palazzo di trepiani sulle coste dello Sri Lanka prima, poi su quelle diThailandia, Indonesia, India, Maldive e Malaysia e perfinoSomalia e Nigeria. Alle 09:25 locali (le 15:25 italiane) del 26 dicembre leautorita' dello Sri Lanka hanno gia' dichiarato lo stato didisastro nazionale. Sull'isola lo tsunami fa piu' di 35 milavittime (il secondo piu' grave bilancio, dopo quellodell'Indonesia). Alle 18:44, ora italiana, giungono testimonianzedrammatiche. In Thailandia, meta tradizionale del turismooccidentale e asiatico, l'isola di Phuket, resa famosa dai filmdi James Bond, appare a un testimone ''un disastro con tutti iristoranti e i locali distrutti''.
Da un'altra isola, Koh Phi Phi, altrettanto famosa (per ilfilm ''The Beach'' con Leonardo Di Caprio), un altro testimone,Mike Williams, dice: ''Sentivamo urlare, mentre un'enorme ondasaliva dal mare, invadeva la strada... decine di automobilivenivano portate via come dei giocattoli. Era terrificante''. In Indonesia, dove le vittime accertate alla fine sono oltre130 mila (il bilancio piu' grave tra tutti i Paesi investiti dalmaremoto), la provincia piu' colpita e' quella di Aceh. In India (piu' di 12 mila morti accertati, terzo Paese nella graduatoriadelle vittime) le aree piu' flagellate sono gli arcipelaghidelle isole Andamane e Nicobare (al largo di Sumatra), il Tamil Nadu e l'Andhra Pradesh. Il 26 dicembre 2005, un anno dopo il disastro, i governi deiPaesi coinvolti nella catastrofe forniscono un bilancio di229.361 vittime, di cui 185.434 morti accertati e 43.927dispersi. Ma le cifre esatte sono verosimilmente superiori, eforse non si sapranno mai.