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tutti i giorni la vita ci mette davanti a delle scelte, delle
situazioni o delle regole che non si possono accettare e allora scatta la frase pazzia!!!
cosa ne pensate al riguardo!!?
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ho un ricordo vecchio e sbiadito di un film reportage dell'inizio anni '60 in cui si mostrava come in India i pazzi venissero rispettati perchè ritenuti in sintonia con l'eterno |
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Nel corso della nostra vita ci sono circostanze in cui è difficile reagire...molti si chiudono in
se stessi ,altri perdono l'autocontrollo...altri,dal carattere più forte ne escono e trovano
la soluzione per convivere con tali eventi ,ma.....
CHE COS'è LA PAZZIA?...diceva Coelho
Il romanzo di Coelho è ambientato in Slovenia, uno Stato piccolo e sconosciuto a molti,
di recente nascita e figlio della travagliata ex Iugoslavia. La cultura che domina questo
giovane paese è quella piccolo borghese dell'Europa conservatrice, dove tutto deve essere nella norma,
tutto omologato e prevedibile. Per questo chi non recita la sua parte, chi non sta al gioco, è da considerarsi pazzo.
E la domanda centrale del libro è proprio questa: chi è il folle? Che cosa è la pazzia?
La protagonista è una ragazza slovena di nome Veronika che, annoiata dalla monotonia dei suoi ventiquattro anni
e delusa per ciò che succede nel mondo, decide di togliersi la vita assumendo una dose eccessiva di sonniferi.
Il tentativo di suicidio però fallisce e Veronica viene rinchiusa nella clinica psichiatrica di Villette dove il medico
che l’ha in cura, il dott.Igor, le comunica che il suo cuore è malato e che le rimangono soli pochi giorni di vita.
Dopo una prima reazione di rabbia per essere ancora viva, ben illustrata in un monologo interiore che si protrae
per tre o quattro pagine successive, la ragazza arriverà lentamente a comprendere che la felicità risiede nelle
piccole cose: paradossalmente la consapevolezza della morte imminente la conduce alla consapevolezza e all’accettazione della vita.
Dentro Veronica rinasce la forza di comprendere la realtà che la circonda, quella dei “matti” di Villette, per cui li osserva,
li avvicina e li allontana, e per la prima volta nella sua vita prova emozioni vere fino al punto di innamorarsi di Eduard,
un ragazzo considerato schizofrenico solo perché ha una visione diversa del mondo in cui vive.
All’interno della clinica psichiatrica stringe legami brevi ma intensi, come con l’amica Zedka, la quale le spiega che la
“pazzia non è altro che l’incapacità di comunicare le proprie idee”: è come quando ci troviamo in un paese straniero in cui
vediamo tutto ciò che succede intorno a noi ma siamo incapaci di spiegarci e di essere aiutati, perché non capiamo la lingua.
Ebbene, questa situazione l’abbiamo provata tutti… perchè “tutti in un modo o nell’altro siamo pazzi e folli”.
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