Sto leggendo le liriche dell'autore greco
Constantinos Kavafis,poeta che molti hanno paragonato
ad antichi poeti epici quali Omero, Saffo.....
Al filone erotico della sua poesia, incentrata su
amori omosessuali narrati ora con passione violenta
ora con malinconica nostalgia, si affiancano le
poesie dedicate all’effimero della condizione umana.
Riflessioni sulla morte, sulla vita fuggevole,
sul ricordo impalpabile, sulla Storia, si accostano
all’analisi degli stati d’animo e dei sentimenti.
Una poesia profondamente sentita, vissuta, meditata.
Quello di Kavafis è stato un lavorio incessante
che ha limitato nel numero la sua produzione,
facendo in modo che l’intera sua opera fosse pervasa
di un’elegante raffinatezza.
Leggere Kavafis è come fare un viaggio ad occhi chiusi.
Un viaggio che sa di mare, che ha i colori dell’oriente,
la morbidezza delle sete damascate, il profumo intenso delle spezie,
l’entusiasmo della passione per la vita.
Un viaggio che ci porta a riflettere sulla caducità della
condizione umana, che narra passioni violente e travolgenti.
Un viaggio che ha la vastità dell’infinito, la bellezza di antiche rovine, un gusto sempre piccante.
Un viaggio che non si vorrebbe smettere, mai.
Impossibile riportare in questo spazio le sue più belle poesie.
Ve ne lascio una, forse la più amata, non a torto.
Itaca
Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sara` questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
ne' nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.
Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d'ogni sorta; piu' profumi inebrianti che puoi,
va in molte città egizie
impara una quantità di cose dai dotti.
Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos'altro ti aspetti?
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
gia` tu avrai capito cio` che Itaca vuole significare.
Quanto sono attuali queste parole che ci ricordano
l’importanza del percorso in un’epoca in cui il risultato
è tutto quello che conta?
Quanto forte risuona questo appello che ci ricorda
che nella vita quello che conta non è ciò che otteniamo,
ma cosa abbiamo fatto per ottenerlo?
Quanto vale per voi il viaggio e quanto la meta?
Annamaria