A cura di
Anastasia Meloni
One night stand. E' così che si usa chiamarlo adesso, ma la sostanza non è cambiata. Stiamo parlando delle avventure di una notte. Quei simpatici incontri etichettati con la dicitura meno fine ma molto realistica di "una botta e via". Molte e alate parole si sono spese in passato su questa amena modalità di relazionarsi con l'altro sesso. Noi vi proponiamo la guida definitiva. Ma andiamo a sviscerare l'argomento.
Ormai l'estate è nel suo tripudio, ogni scusa è buona per strizzarsi in abitini succinti pro-rimorchio, ovunque ci sono feste dove socializzare e, appunto, rimorchiare. Insomma siamo nel pieno della stagione fatta apposta per le avventure. Ma dobbiamo stare attente a come ci comportiamo... non sto per fare alcuna predica moralista, ma semplicemente una premessa fondamentale per non farsi del male. Non tutte siamo fatte per le avventure di una notte. O anche, non sempre siamo davvero in vena, e ciò può pregiudicare la buona riuscita dell'"incontro". Perchè? Molto semplice: come qualsiasi sondaggio da rivista femminile può fedelmente testimoniare il cervello dell'uomo e quello della donna non sono uguali. Un'avventura non è la stessa cosa per un uomo e per una donna, e ora vi spiegheremo il perchè.
Il cervello dell'uomo
L'uomo, per molti versi, è un sistema idraulico,(passatemi la semplificazione) e il fatto di essere un sistema idraulico lo spinge a volte (molte volte) a comportarsi seguendo meramente i suoi istinti. Così soddisfa gli stimoli provenienti da tali istinti, e fine (almeno per la maggior parte delle volte). Per questo molto più facilmente gli uomini non si fanno problemi nell'affrontare l'avventura di una notte. Si divertono e il giorno dopo sono di buon umore. Certo, l'oggetto della loro avventura potrebbe piacergli particolarmente, potrebbero richiamarla, frequentarla e magari avere una storia con lei. Ma questa non è affatto la regola, semmai l'eccezione. Vi basti sapere che gli uomini quando rimorchiano in discoteca spesso e volentieri abbassano le loro pretese a livello estetico pur di arraffare qualcosa. Proprio perchè per loro si tratta veramente e solo di una botta e via. E qui viene da sè: impostate questa regola nel filtro anti-idiozie che tutte noi dovremmo attivare quando parliamo con un uomo. Se un tipo mezzo ubriaco alle 3 del mattino in discoteca vi dice che siete una dea, quasi sempre NON E' VERO. Probabimente in quel momento ci vede anche doppio. Quindi: mai montarsi la testa. Farsi un'avventura per puro narcisismo va anche bene, ma il giorno dopo non strappatevi i capelli se colui che vi apostrofava dea non vi richiama.
Il cervello della donna
Noi donne, si sa, abbiamo una natura molto più complessa, sensibile, emotiva e labirintica. Fatto sta che quando facciamo sesso spesso non ci basta avere davanti uno qualsiasi. Non solo deve piacerci fisicamente, ma deve attrarci nel complesso, per la simpatia, per il modo di muoversi e per mille altri motivi. Questo a meno che non siamo al quarto cocktail. In quel caso va bene praticamente chiunque. Quindi fate attenzione con l'alcool!
Certo non è impossibile che una donna riesca a viversi postitivamente un'avventura. Non c'è niente di male nel conoscere un tipo, sentire una fortissima attrazione e amarlo solo per una notte e poi dimenticarlo. Ma devono esserci precise condizioni:
1.Il tipo deve piacerci sul serio, sennò che motivo c'è di andarci a letto? Non siamo sistemi idraulici come gli uomini, e per avere un'esperienza appagante dobbiamo essere molto attratte
2. Dobbiamo essere in vena di avventure: ottimo se siamo single e perfettamente contente di esserlo. E' lo status mentale perfetto per isolare una notte dal resto della nostra vita come semplice e piacevole episodio. Vale anche se siamo fidanzate e vogliamo solo prenderci una "distrazione": si tratta di un gesto scorrettissimo e moralmente condannabile, ma sicuramente è una situazione perfetta per restare coinvolte il meno possibile. L'importante è non essere in uno di quei momenti di iper-emotività in cui ci innamoreremmo anche del postino.
La regola assoluta: NIENTE ASPETTATIVE
L'unico modo per godersi al meglio un'avventura è viverla per quello che è e non dargli il peso che non ha. Deve essere un episodio. Dobbiamo partire con la consapevolezza che non avrà un seguito. Se siamo disposte ad accettarlo bene. Se quest'idea non ci entusiasma, meglio lasciar perdere!
Non dobbiamo aspettarci coccole, la colazione insieme e una telefonata il giorno dopo. Partiamo dal presupposto che tutte queste amenità non sono comprese nel prezzo. Se poi arrivano, tanto di guadagnato.
Dove, come e quando
Prendete in mano la situazione: mantenere la distanza è l'atteggiamento migliore. L'ideale sarebbe andare da lui, in maniera tale da poter togliere il disturbo quando è il momento senza il rischio di trovarci piantato in casa fino al giorno dopo il nostro momentaneo lui.Va bene che non ci importa niente di lui, ma l'educazione e la cortesia non guastano mai, quindi cacciarlo via esplicitamente non è carino. Se proprio non vi sentite a vostro agio portatelo da voi, ma cercate di inventarvi un impegno immaginario per la mattina seguente e di buon'ora.
Quanto al contesto, siate sempre sincere. Se siete fidanzate e vi state concedendo una distrazione diteglielo. Non fate comunque mistero del fatto che si tratta solo di una notte, non c'è bisogno di dargli per forza il vostro numero o assicurare che lo chiamerete il giorno dopo quando sapete che non lo farete mai. La chiarezza prima di tutto.
Altra regola fondamentale: usate sempre il preservativo.
E domani?
Le avventure di una notte, l'abbiamo già ripetuto, non hanno domani. O perlomeno non dovremmo aspettarci che abbiano un domani.
Ma se questo domani poi si materializza, sta a voi giocarvela. Se lui incomincia a piacervi troppo fate molta attenzione e tirate il freno a mano. Niente dichiarazioni d'amore sperticate. Datevi il tempo di conoscerlo veramente, di capire fino a che punto vi piace e gli piacete, e di valutare se un'ipotetica storia può funzionare.