Sono così detti gli ultimi tre giorni di gennaio che la tradizione vuole siano i più freddi dell'inverno...
Il nome deriverebbe da una leggenda secondo la quale, per ripararsi dal gran freddo, una merla e i suoi pulcini, in origine bianchi, si rifugiarono dentro un comignolo, dal quale emersero il 1º febbraio, tutti neri a causa della fuliggine. Da quel giorno tutti i merli furono neri.
Il detto popolare trova la sua giustificazione nella credenza, per altro erronea, che i giorni più freddi siano quelli centrali dellinverno, ovvero quelli che cadono al fine di gennaio.
In realtà in Italia il periodo invernale con freddo più intenso cade in media intorno al 10-20 gennaio al Nord, intorno al 15-25 di gennaio sulle regioni centrali e intorno al 20-30 gennaio al Sud.
Come in tutte le leggende si nasconde un fondo di verità, anche in questa versione possiamo trovarne un po', infatti nel calendario romano il mese di gennaio aveva solo 29 giorni, che probabilmente con il passare degli anni e del tramandarsi oralmente si tramutarono in 31.
Sempre secondo la leggenda, se i Giorni della Merla sono freddi, la Primavera sarà bella, se sono caldi la Primavera arriverà in ritardo.
Ma quanto c'è di vero nella tradizionale credenza che gli ultimi tre giorni di gennaio siano i più freddi dell'anno? Ben poco se prendiamo in considerazione i dati del Centro Geofisico Prealpino nel periodo 1967-1999. Da questi risulta infatti che la temperatura media dei giorni 29-30-31 gennaio è stata di 3.6 °C. Mentre la temperatura media di gennaio, calcolata sullo stesso periodo di osservazioni, è di 2.8 °C. Per cui la media di questi tre ultimi giorni risulta di quasi un grado (esattamente 0.8 °C) più alta.