A volte ti chiedi se riuscirai
mai a sfuggire al presente.
Se quella situazione che ti si pone
davanti è davvero la tua realtà
o solo qualcosa che tendi a vivere
senza averne capito il senso,
senza sapere se quello che fai è giusto,
razionale e se ha senso.
A volte tiri avanti, cercando di racimolare
i pezzetti di quella vita vecchia
e lasciandoti cadere in testa quelli grandi
che la nuova vita di getta addosso.
Ma quei pezzi non riesci subito afferrarli,
ce li hai davanti, te li guardi stordita
e cerchi di capire a che cosa servono,
di cosa fanno parte e come usarli!
Immaginate di trovarvi in un pianeta
diverso dal nostro,
dove tutti sanno tutto ma solo voi
e pochi altri non conoscete quasi niente
Vi trovate davanti cose che avete sentito
nominare ma che non sapete come fronteggiare.
Dai sentimenti alle emozioni.. qualcosa
vi esplode dentro ma voi non capite cosa sia.
Non siete stupidi ... ma è come nominare
una parola in una lingua straniera...
non potete capirla.
Poi la traducete nella vostra lingua e ne
riuscite a capire il significato e piano
piano imparate anche ad usarla ma dovete
farlo con cautela... qualcuno dice
velocemente anche se sbagliando.
Forse dipende dal vostro carattere.
Non tutti siamo uguali e ognuno
ha il suo modo di reagire alle cose!
Emozioni dal web
Inno alla bellezza
Vieni dal ciel profondo o l'abisso t'esprime,
Bellezza? Dal tuo sguardo infernale e divino
piovono senza scelta il beneficio e il crimine,
e in questo ti si può apparentare al vino.
Hai dentro gli occhi l'alba e l'occaso, ed esali
profumi come a sera un nembo repentino;
sono un filtro i tuoi baci, e la tua bocca è un calice
che disanima il prode e rincuora il bambino.
Sorgi dal nero baratro o discendi dagli astri?
Segue il Destino, docile come un cane, i tuoi panni;
tu semini a casaccio le fortune e i disastri;
e governi su tutto, e di nulla t'affanni.
Bellezza, tu cammini sui morti che deridi;
leggiadro fra i tuoi vezzi spicca l'Orrore, mentre,
pendulo fra i più cari ciondoli, l'Omicidio
ti ballonzola allegro sull'orgoglioso ventre.
Torcia, vola al tuo lume la falena accecata,
crepita, arde e loda il fuoco onde soccombe!
Quando si china e spasima l'amante sull'amata,
pare un morente che carezzi la sua tomba.
Venga tu dall'inferno o dal cielo, che importa,
Bellezza, mostro immane, mostro candido e fosco,
se il tuo piede, il tuo sguardo, il tuo riso la porta
m'aprono a un Infinito che amo e non conosco?
Arcangelo o Sirena, da Satana o da Dio,
che importa, se tu, o fata dagli occhi di velluto,
luce, profumo, musica, unico bene mio,
rendi più dolce il mondo, meno triste il minuto
Baudelaire
Isole FortunateQuale voce viene sul suono delle onde
che non è la voce del mare?
è la voce di qualcuno che ci parla,
ma che, se ascoltiamo, tace,
proprio per esserci messi ad ascoltare.
E solo se, mezzo addormentati,
udiamo senza sapere che udiamo,
essa ci parla della speranza
verso la quale, come un bambino
che dorme, dormendo sorridiamo.
Sono isole fortunate,
sono terre che non hanno luogo,
dove il Re vive aspettando.
Ma, se vi andiamo destando,
tace la voce, e solo c'è il mare
Pessoa
Io non credo di essere nel vero quando scrivo,
tento di esprimermi e tu,
che sei il mio Amore,
pensi che io sia un prodigio della letteratura.
Ma prima della scrittura hanno valore le mie mani,
i miei occhi,
il mio cuore
e persino la mia disperazione.
E quando scrivo tutto è compiuto,
il mio corpo ha già scritto la sua apologia
e persino il suo tradimento,
e se tu non tocchi il mio corpo
non leggerai mai le mie rime.
Ci sono persone che nel loro libro umano
hanno solo tre pagine
e non hanno voglia di sfogliarle,
ma io da quando tu mi ami
ho scritto pagine intere di esaltazione del mio dolore
..perchè non posso averti.....
- Alda Merini -
è bello camminare lungo il torrente:
non si sentono i passi, non sembra
di andare via.
Dall'alto del sentiero si vede la valle
e cime lontane ai margini
della pianura, come pallidi scogli
in riva a una rada - si pensa
com'è bella, com'è dolce la terra
quando s'attarda a sognare
il tuo tramonto
con lunghe ombre azzurre di monti
a lato
Si cammina lungo il torrente:
c'è un gran canto che assorda
la malinconia
Antonia pozzi
Annamaria