Un uomo si sentiva perennemente oppresso dalle difficoltà della vita e se ne lamentò con un famoso maestro di spirito. "Non ce la faccio più! Questa vita mi è insopportabile".
Il maestro prese una manciata di cenere e la lasciò cadere in un bicchiere pieno di limpida acqua da bere che aveva sul tavolo,
dicendo: "Queste sono le tue sofferenze".
Tutta l'acqua del bicchiere s'intorbidì e s'insudiciò.
Il maestro la buttò via.
Il maestro prese un'altra manciata di cenere, identica alla precedente,
la fece vedere all'uomo, poi si affacciò alla finestra e la buttò nel mare.
La cenere si disperse in un attimo e il mare rimase esattamente com'era prima.
"Vedi?" spiegò il maestro.
"Ogni giorno devi decidere se essere un bicchiere d'acqua o il mare".
Troppi cuori piccoli, troppi animi esitanti,
troppe menti ristrette e braccia rattrappite.
Una delle mancanze più serie del nostro tempo è il coraggio.
Non la stupida spavalderia, la temerarietà incosciente,
ma il vero coraggio che di fronte ad ogni problema fa dire tranquillamente:
"Da qualche parte certamente c'è una soluzione ed io la troverò".
| | | | |