Calipso nella mitologia greca è una ninfa marina.
Quando Ulisse, naufrago, raggiunse Ogigia,
l' isola del mar Ionio in cui la ninfa viveva in solitudine,
Calipso si innamorò di lui e lo trattenne presso di sé
per sette anni. Benché gli avesse promesso l'immortalità e
l'eterna giovinezza se fosse rimasto con lei, Ulisse non poté
vincere il suo desiderio di tornare a casa. Per ordine
di Zeus, Calipso dovette aiutare Ulisse a costruirsi
una zattera con cui lasciare l'isola, ma morì di dolore
subito dopo la sua partenza.
Calipso in greco significa “nasconditrice” ed in infatti
questa solitaria ninfa, riesce a nascondere Ulisse per
ben sette anni.
Ulisse arriva naufrago all'isola di Ogigia, quasi morto, privo
di tutti i compagni e Calipso lo salva dal mare e ne cura il
corpo stanco e ferito, ma sulla sua isola
il tempo scorre lentissimo.
L'isola di Ogigia in quei sette anni diventa un luogo
per Ulisse per conoscere sè stesso e Calipso lo aiuta,
inconsapevolmente in ciò.
Ulisse, che tutti i giorni piange sullo scoglio più esposto
guardando il mare, è di nuovo pronto per
riprendere a navigare.
Calipso, ferita, non può che lasciarlo andare
Calipso chiama Ulisse alitros , “furfante”.
Quante analogie fra Calipso e la figura dell'amante:
-
il raccogliere ed il proteggere
-
il nascondere ed il nascondersi
-
l'aiutare a conoscere ed il conoscersi
-
il trattenere ed il lasciare andare
-
il rubare ed il sentirsi derubata
-
Un amante spesso risulta un furfante
-
uno che ruba amore per poi sparire
Non so, non penso sia invidia e neppure gelosia ma io
gli amanti o l'amante li prenderei a calci sulle gengive
sarò mica cattiva?
|