cronaca
17/03/2010 - GRUGLIASCO. DIECI INCONTRI PER CONOSCERE LE ALTRE FORME DI DISAGIO FISICO E MENTALE
"Siete malati di sesso?"
Ora un centro vi curerà
Quando gli eccessi creano dipendenza come le droghe
grugliasco
Non è solo la droga a intossicare corpo, mente e soprattutto la vita. Parte da questa considerazione il lavoro del centro di «Spazio Altrove» in piazza Morselli, a Grugliasco, che dopo aver iniziato un lavoro contro le dipendenze da alcool, tabacco e gioco d'azzardo ora rilancia verso altre tipologie di dipendenze. «Sono quelle degli appetiti fisiologici esagerati - spiega Paolo Jarre, direttore del Dipartimento Patologia delle dipendenze dell'Asl To3 - dal cibo al sesso fino agli affetti». Tutte vissute in modo smodato e incontrollato.
«Abbiamo chiamato questo trattamento “MenoMaPiù” - continua Jarre - perché vogliamo far comprendere, ad esempio, come si possa mangiare di meno ma con più gusto, fare meno sesso ma più l'amore». Tre percorsi per tre tipologie di dipendenza. «Per ognuna sono previsti dieci incontri, una volta alla settimana - precisa il direttore - con l'intento di conoscere il proprio disagio e di ridurre la gravità del disturbo con la presa di consapevolezza».
Si è iniziato con le persone travolte da un'insana passione per il cibo: quello che gli inglesi chiamano Eating disorder. «Sono nient'altro che le abbuffate notturne - ammette Jarre -, una dipendenza che vede per lo più coinvolte le donne, con un rapporto di due a uno rispetto agli uomini». In molti casi, erroneamente, viene curata solo da un punto di vista dietologico, mentre così non si esce dalla propria dipendenza dal cibo». Una dipendenza che Jarre non smette di paragonare a quelle ben più temute: droga, alcool e nicotina.
«Così come non si deve sottovalutare - precisa - la dipendenza dal sesso». Un sesso che è per lo più a pagamento. «Esistono due tipologie di consumatori di sesso esagerato - dice - quelli che ne fruiscono con prostitute, per strada o altrove, e quelli che invece lo consumano nel cyberspazio, insomma sui siti porno di internet». Una dipendenza che vede questa volta al primo posto i maschi con un rapporto di 8 a uno. «Ma non mancano le donne - conferma - Anche se mascherano di più, per un condizionamento culturale e sociale». Anche questa droga fa danni.
«Ci si rende conto della propria dipendenza - puntualizza - solo quando lo stipendio non basta più a coprire le spese della “droga sesso” e quando il rapporto matrimoniale va allo sbando perché si passano le notti davanti a un computer, come è successo, per anni, ad un mio paziente». E poi ci sono le donne che vivono in modo insano il loro amore. «Mamme e mogli di tossicodipendenti e alcolisti - evidenzia Jarre - che vivono la propria vita in funzione di questo parente che intendono salvare. Una sindrome da crocerossine, che ingenera una codipendenza, un circolo vizioso da non si esce da soli».