Uno stato d’animo.
Uno stato d’animo non è mai puro. Puo’ essere che inizi incontaminato, entusiasmato o causato da una impellente necessita’ di affiorare, questo si. Ma in breve, come si ossida un metallo, si contamina coi pensieri, con l’esperienza, con la storia di Uno, corta o lunga che sia.
Uno stato d’animo, idealmente, è sublime. Tutto cio’ che non è contagiato dalla vita ha tale prerogativa. Ma non si vive di ideali. Esiste la realtà e l’immaginazione. A che parte vuoi partecipare? Sta a te decidere. O puoi decidere di volta in volta, e abbandonarti all’una o all’altra tendenza a seconda dei tuoi gusti ed esigenze. Il mondo reale è crudo. Se stai attaccato ad esso passi una vita piena di tristi episodi, di dolori, di angosce, di tragedie in poche parole, di momenti di felicità assai rari. Pero’ hai il vantaggio che sai che quella è la vita, la vera vita, se cio’ ti fa piacere!
Questa orientazione ti porta a lavori materiali (piu’ che manuali), o a discipline scientifiche e tecniche. Fa si che tratti di condurre una vita cosidetta normale, che cerchi il plauso della società, che ti comporti moralmente “bene”, che non dai adito a pettegolezzi, che credi in Dio, nella Patria, nella Política, eccetera. Il mondo immaginario è fittizio. Se non sei pazzo, sai che è frutto della tua fantasia. Li’ non c’è limite per costruirtelo a tua immagine e somiglianza. Puoi scegliere. Puoi sognare. Il mondo immaginario non ha capo ne’ coda, questo è vero, ma ti dona momenti di vera felicità. Ti allontana dalle preoccupazioni quotidiane. Tu, per seguirlo, devi fare una vita se non sregolata perlomeno irregolare. La tua vocazione è verso il mondo delle Arti nell’estensione del termine. Il tuo comportamento è originale, o eccéntrico. Sei ai margini della società, vivi una vita a parte e non ne sei integrato. I tuoi problemi non sono quelli di tutti, sono tuoi, di pochi altri e basta.
Uno stato d’animo inizia istintivamente, non evocato. Sicuramente provocato dal tuo carattere e dalla tua personalità. Inizia muto. Dopo incontra le parole. Dopo incontra il ragionamento. Mano a mano che trascorre il tempo, si metamorfosa, nel bene e nel male. Puo’ crescere nell’ovatta e sulla nuda terra. Puo’ vestirsi elegantemente o di cenci. Puo’ sopravvivere o morire. Comunque, uno stato d’animo è sempre destinato a modificarsi, e nella trasformazione cambiarsi in sentimento, buono o malo che sia. La larva dunque diventa bruco e comincia a vivere la sua vera vita. Ma, per tornare all’origine della questione: si riconosce sempre uno stato d’animo? O puo’ essere frainteso, mal interpretato, erróneamente letto e, per tutto cio’, portare a conseguenze errate se non disastrose? Chiaro che si! Questa è una causa di tanti mali nel mondo.
Non saper interpretare uno stato d’animo è come conoscersi. Certo, non ci si conosce mai totalmente, pero’ spesso non si fa niente per correggersi! Cosi’ si prendono nella vita delle strade errate, si alimenta il male del mondo, ci si equivoca. Mi auguro questo non capiti a nessuno.
Bartolozzii noi!
Annamaria