Forse dobbiamo proprio rinunciare
alla primavera, visto che questo tempo
anomalo ce la fa giocare a nascondino.
Come al solito ci ritroveremo in estate
senza aver avuto il piacere di attenderla e purtroppo
arrivera' anche il momento che desidereremo
liberarci della sua afa.
Ma intanto aspettiamola con gioia anche
quest'anno dopo il lungo e piovoso inverno e parte
della primavera.....
Estiva
Distesa estate ,
stagione dei densi climi
dei grandi mattini,
dell'albe senza rumore-
ci si risveglia come in un acquario-
dei giorni identici,astrali,
stagione la meno dolente
d'oscuramenti e di crisi,
felicità degli spazi,
nessuna promessa terrena
può dare pace al mio cuore
quanto la certezza di sole
che dal tuo cielo trabocca;
stagione estrema,che cadi,
prostrata in riposi enormi;
dai oro ai più vasti sogni,
stagione che porti la luce
a distendere il tempo
di là dai confini del giorno,
e sembri mettere a volte
nell'ordine che procede
qualche cadenza dell'indugio eterno.
V.Cardarelli
Oh Estate !
Oh estate
abbondante,
carro
di mele
mature,
bocca
di fragola
in mezzo al verde,
labbra
di susina selvatica,
strade
di morbida polvere
sopra
la polvere,
mezzogiorno,
tamburo
di rame rosso,
e a sera
riposa
il fuoco,
la brezza
fa ballare
il trifoglio,entra
nell'officina deserta;
sale
una stella
fresca
verso il cielo
cupo,
crepita
senza bruciare
la notte
dell'estate.
P.Neruda
Estate
Un tuffo nel cielo d'estate.
L'uccello ritrova
la gioia perduta
tra i campi pieni di sole
e di chicchi di grano maturo.
Il bimbo
ora pensa a giocare.
E tempo di correre al mare.
L’Estate Sui Campi
Splende a distesa il giorno
rosato alla pianura,
la tremula calura
richiama a lungo intorno
dall’alto il visibilio
dei passeri nel sole.
...Il grano trema e nere
si schiudono farfalle
all’afa azzurra; d’oro,
riversa a quel ristoro
di luce, nelle gialle
stoppie bisbiglia l’aria...
...Così morbido e solo
scorre sul fiume il verde
silenzio che alle valli
odoroso si perde.
Restano i campi gialli,
monotona campagna
dei grilli e della sera...
Alfonso Gatto
Estate
Improvvisamente fu piena estate.
I campi verdi di grano, cresciuti e
riempiti nelle lunghe settimane di piogge,
cominciavano a imbiancarsi,
in ogni campo il papavero lampeggiava
col suo rosso smagliante.
La bianca e polverosa strada maestra era arroventata,
dai boschi diventati più scuri risuonava più spossato,
più greve e penetrante il richiamo del cuculo,
nei prati delle alture, sui loro flessibili steli,
si cullavano le margherite e le lupinelle,
la sabbia e le scabbiose, già tutte in pieno rigoglio
e nel febbrile, folle anelito della dissipazione
dell'approssimarsi della morte
perché a sera si sentiva qua e là nei villaggi il chiaro,
inesorabile avvertimento delle falci in azione.
H. Hesse
Temporale estivo
Le nuvole grige e nere si urtano,
si pigiano spinte dal vento, nascondono
il sole, oscurano il cielo.
Ci son ancora, qua e là, lembi d'azzurro,
ma vanno facendosi sempre più piccoli,
sempre più radi.
Ecco un lampo: guizza, abbaglia,
sembra incendi il cielo.
Poi scoppia il tuono.
Un tonfo forte, un brontolio lungo.
I passeri si rifugiano
sotto i tegoli, le rondini volano basse,
senza stridi.
Cadono le prime gocce d'acqua, si fanno
fitte, sembrano grossi aghi lucenti.
Poi la pioggia scroscia impetuosa.
Federigo Tozzi
Johnny
Oh, la valle in estate dove io e il mio John
lungo il profondo fiume andavamo su e giù
mentre i fiori nell'erba e gli uccelli nell'aria
ragionavano dolci del reciproco amore,
e io sulla sua spalla dicevo: "Su, giochiamo":
ma lui con un cipiglio di tuono se ne andò.
Oh, il venerdì ricordo, era sotto Natale,
quando noi due andammo a quel ballo benefico,
così liscia la pista e chiassosa l'orchestra,
e Johnny così bello che ero così fiera;
"Stringimi forte, Johnny, balliamo fino all'alba":
ma lui con un cipiglio di tuono se ne andò.
Scorderò mai la sera nel palco al gran galà
quando pioveva musica da ogni ugola stupenda?
Pendevano abbaglianti le perle e i diamanti
da ogni abito di seta argentata o dorata:
"Oh, Johnny, mi sento in cielo" io dissi in un bisbiglio:
ma lui con un cipiglio di tuono se ne andò.
Oh sì, ma era bello come un giardino in fiore,
alto e slanciato come la grande Torre Eiffel,
quando si spense il valzer sull'ampia promenade
oh, quel sorriso e gli occhi mi andaron dritti al cuore;
"Oh, caro Johnny, sposami, ti amerò e obbedirò":
Ma lui con un cipiglio di tuono se ne andò.
Oh, questa notte, Johnny, io ti ho sognato, amore,
su un braccio avevi il sole e sull'altro la luna,
tutto azzurro era il mare ed era verde l'erba,
ogni stella agitava un tamburello tondo;
io ero in un abisso giù a diecimila miglia:
ma tu con un cipiglio di tuono te ne andavi.
Wystan Hugh Auden