occorre che la pianta sia presa dal terreno e tenuta in casa in vaso o in giardino. Essendo una pianta grassa, non occorre essere esperti di giardinaggio, basta un minimo d'acqua ogni tanto ed esposizione solare (preferibilmente diretta). Non affidatevi ai prodotti in commercio, perchè pensate che "tanto è la stessa cosa", poichè non è affatto la stessa cosa. La pianta deve essere protetta dal freddo eccessivo, se abitate al Nord occorre che stia al riparo altrimenti si rovina.
NON SCRIVETEMI CHE E' IMPOSSIBILE PER VOI "COLTIVARE" LA PIANTA, POICHE' E' SEMPLICISSIMO, BASTA UN VASO E UN PO' D'ACQUA OGNI TANTO. SE NON VOLETE FARLO, DITEMI PIUTTOSTO CHE NON "VOLETE", NON CHE E' "IMPOSSIBILE".
Le foglie dell' Aloe Arborescens sono verdi (a volte con sfumature rossastre) e di lunghezza variabile da 15 a 60 centimetri, a seconda del suolo, della presenza di acqua e dell'esposizione al sole. E' meglio non annaffiare frequentemente la pianta, soprattutto quando occorre prelevare le foglie, poichè il succo altrimenti viene diluito.
Bisogna usare Aloe Arborescens, non Aloe Vera Barbadensis
L'ideale è una pianta con foglie di 40 cm di lunghezza o più (5 anni o più), ma vanno benissimo anche piante con foglie da 20 centimetri almeno (2 anni di età).
Tagliare le foglie, il gel non deve vedere mai la luce. Scegliere le foglie nè troppo in alto perchè sono troppo giovani, nè quelle troppo in basso perchè sono ingiallite e appassite. Coprirle dalla luce anche artificiale, basta metterle in un sacchetto di plastica non trasparente. Pulirle dalla polvere con uno straccio asciutto, non bagnarle con acqua. Tagliare via le spine con un coltello, lasciando tutta la buccia esterna. Tagliare a pezzetti e mettere in un frullatore insieme al miele.
La ricetta originale brasiliana di Padre Romano Zago, frutto di un'esperienza più che ventennale, è la seguente:
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350 grammi di foglie di Aloe Arborescens (non Aloe Vera Barbadensis), pari a 3-10 foglie a seconda della lunghezza
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350 grammi di miele naturale di qualità (non artificiale e non millefiori)
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10 ml di grappa, pari a un cucchiaino (non vanno bene alcool, vino, birra o liquori)
E' molto meglio però preparare barattoli più piccoli, mantenendo le proporzioni, il grande vantaggio è di avere un preparato ancora più fresco e più efficiente ogni volta.Con il dosaggio originale brasiliano viene un barattolo gigantesco e dato che deve essere consumata al massimo entro una settimana è molto meglio fare barattoli più piccoli. In questo caso è bene seguire questa altra ricetta con dosi di un terzo rispetto all'originale.
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120 grammi di foglie di Aloe Arborescens (non Aloe Vera Barbadensis), pari a 1-4 foglie a seconda della lunghezza
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120 grammi di miele naturale di qualità (non artificiale e non millefiori)
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la grappa NON è necessaria e NON va mescolata nel preparato (vedi sotto), ma va bevuto un cucchiaino quando si assume il preparato (non vanno bene alcool, vino, birra o liquori)
Ovviamente bisogna assumere 3 di questi barattoli più piccoli di fila senza interruzione. 3 barattoli più piccoli equivalgono quindi a un barattolo grande della ricetta originale. Le dosi, come il numero delle foglie, sono indicative. Non occorre essere esageratamente pignoli. Se si mette un pò di più o un pò di meno non cambia nulla.
La funzione della grappa, in teoria è di dilatare i vasi sanguigni per aumentare l'assorbimento, ma con la grappa il preparato dura la metà del tempo (cioè va a male molto prima), quindi se proprio si vuole assumere la grappa (è facoltativo) la migliore cosa è di bere un cucchiaino quando si assume il preparato, SENZA versarla nel barattolo. In questo modo il preparato si mantiene fresco il doppio del tempo e l'effetto di dilatazione dei vasi sanguigni si ottiene ugualmente.
Se si hanno problemi ad assumere il miele, si può ridurre (o al limite eliminare) questo ingrediente, in quanto non è indispensabile per la cura. Chi ha il diabete NON deve prendere il miele, ma può sostituirlo, se vuole, con dolcificanti (eccetto l'aspartame che è un dolcificante altamente cancerogeno!).
L'ALOE E' ASSOLUTAMENTE INNOCUA E PRIVA DI EFFETTI COLLATERALI !
Le foglie devono appartenere a una pianta non giovane, ma piuttosto sviluppata, più sviluppata è e meglio è, vissuta in un ambiente non inquinato e il più soleggiato possibile. Se la pianta è grande e sviluppata, con foglie spesse e lunghe, ed è l'immagine della salute allora è una buona pianta, se invece è piccola e poco sviluppata, con foglie sottili e corte e dall'aspetto raggrinzito, anche se dovesse avere 20 anni non è sicuramente una buona pianta poichè è vissuta all'ombra. La presenza del fiore è sicuramente indicativa di un'ottima salute della pianta, ma NON E' necessario che abbia il fiore per essere perfetta. Le foglie (evitando quelle appassite o quelle troppo giovani) devono essere tagliate di sera o di notte con la minore luce possibile , questo perchè
IL GEL DELLA PIANTA, ALLA LUCE SOLARE O ARTIFICIALE PERDE IMMEDIATAMENTE EFFICACIA.
Inoltre è preferibile non tagliare le foglie subito dopo la pioggia (o l'innaffiamento), ma 2-3 giorni dopo. Subito dopo aver tagliato le foglie, occorre pulirle con un panno asciutto, sempre in una stanza semi-buia (non occorre il buio completo, dev'esserci un'illuminazione simile a quella di una TV accesa in una stanza buia) e togliere le spine con il coltello.
NORMALMENTE OCCORRE OLTRE AL GEL ANCHE LA PARTE ESTERNA DELLE FOGLIE (TOGLIERE SOLO LE SPINE) CHE CONTIENE PRINCIPI ATTIVI ESSENZIALI, MA SE SI HANNO GROSSI PROBLEMI DI DIGESTIONE (AD ES. L'ULCERA) SI PUO' TOGLIERE VIA LEGGERMENTE DI PIU' LA PARTE PIU' ESTERNA (RICCA DI ALOINA E LIEVEMENTE IRRITANTE PER L'INTESTINO). LA PARTE PIU' INTERNA DELLE FOGLIE E' MENO RICCA DI ALOINA E QUINDI NON E' IRRITANTE PER L'INTESTINO, INOLTRE CONTIENE LA MAGGIOR PARTE DEI PRINCIPI ATTIVI.