Un cuore, scorticato a vivo. Ferito e dolente. Sanguina copioso.
Qualche volta tace, sonnolento e stanco. Quiete apparente.
Talvolta una rara scintilla che sa di divino lo consola e lo cura.
Più spesso ricade nell'antico dolore mai perso nel vento.
Mesto, si strugge, coglie un ricordo, assapora uno sguardo...
Non grida, non piange. Non scuote, non geme. In silenzio, si spegne. |