Già fioriscono le acacie tra i sentieri dei colli. Cammino su scaglie di vento. Il respiro del bosco inebria. M'han condotta le viole in questo 'luogo dove tutto è rimasto immutato e silente.
Le entità silvestri trattengono il fiato: il sole sta mietendo ombre nei campi preparati al risveglio inondando di luce il mio passo e i narcisi appena schiusi.
Locanda di lucciole d'estate, otre traboccante di fiori a primavera altare dove s'addensano i sogni.
C'è aria di ritorni in questa distesa senza tempo in questa nicchia conosciuta dove riecheggiano le speranze di ieri. Anonimo
Spesso sento asserire che non ha senso procedere con i copia-incolla per sfoggiare un post; ma solo attraverso la lettura di autori noti puo' essere stimolata la lettura di un testo o di un pensiero, perche' se cio' che dicono loro, lo dicessi io, illustre sconosciuta, non sarebbe di nessun interesse e rimarrebbe ignorato..... Ecco perche' stamattina mi piace proporre questa pagina di Leo Buscaglia:
Quando evitiamo noi stessi. Noi tutti, o quasi, evitiamo di accostarci piu' di tanto a noi stessi. Non ci chiediamo con autentico interesse chi siamo,perche' ci comportiamo in un dato modo. Non diamo credito ai nostri pensieri,ai nostri sentimenti o ai nostri sogni. Temiamo che esaminandoci troppo da vicino, finiremmo per scoperchiare un vaso di Pandora. In realta', solo quando affrontiamo i nostri presunti demoni,acquistiamo la capacita' di gestire un rapporto coi medesimi. Nonostante la continua esortazioni di filosofi e psicologi a "conoscere noi stessi", la cosa ci sembra di modesta importanza. Di conseguenza continuamo a vivere a tu per tu con uno sconosciuto. Ma allora, come possiamo assumerci impegni e responsabilita' per conto altrui se non riusciamo a cimentarci con noi stessi? Non possiamo pretendere di nascondere chi siamo e chiedere ad altrui,che a loro volta nascondono chi sono, di amarci e attendersi da noi felicita'.
Il primo passo verso la conoscenza e' la coscienza della nostra ignoranza. Lord David Cecil
Penso che citando gli autori che piu' ci coinvolgono nella lettura,si puo' capire il gusto e ci si puo' conoscere meglio,anche attraverso un monitor........ Comincio col propormi con l'autore che attualmente leggo volentieri. Ho conosciuto Romano Battaglia cosi' per caso,comprando ad una fiera un suo libro: "Notte infinita" e ne sono rimasta cosi' affascinata, da ricercare in seguito tutte le sue opere.
La trama
Ha un senso, quando si giunge alla sera della propria vita, ripercorrerne le tappe e indagarne il significato, il valore?
Ha un senso chiedersi se quanto abbiamo compiuto é servito a qualcosa, é riuscito a cogliere la luce abbagliante ma fuggente di un raggio di sole, oppure ci siamo sperduti, irrimediabilmente, in un abisso di oscurità?
Sono le domande che si pone, e alle quali cerca di rispondere nello spazio rapido ma eterno di una breve notte infinita, un uomo in compagnia di un magico interlocutore: Sirio, un pescatore che è anche un vecchio saggio, un poeta, un filosofo.
Un libro di altissima poesia, pagine incantate e ricche di magia, un libro percorso e attraversato da citazioni di grandi autori - antichi e moderni - che guidano tutti noi alla scoperta (o alla riscoperta) di quelle verità semplici ma assolute che non sempre, per fretta, per distrazione, per sciatteria, siamo capaci di cogliere. Infatti, che senso ha girare il mondo se non siamo in grado di riconoscere la bellezza di un filo d'erba che spunta vicino alla soglia della porta della nostra casa?
Un racconto indimenticabile nel quale viene stupendamente rappresentata la contrapposizione tra la dimensione reale della vita di tutti i giorni e una diversa condizione nella quale é possibile ritrovare antichi valori perduti.
Quei valori che ci ammoniscono a ricordare che "nella vita ci sono giorni pieni di vento e di rabbia, ci sono giorni pieni di pioggia e pieni di dolore, ci sono giorni pieni di lacrime; ma poi ci sono giorni pieni d'amore che danno il coraggio di andare avanti per tutti gli altri giorni.
Continuero' a riportare gli autori che leggo volentieri e se volete seguirmi anche voi, puo' essere un piacere per tutti.
Romano Battaglia è tra gli autori che leggo più volentieri...
"E' il segreto della poesia che mi fa camminare sui sentieri pieni di luce. Forse la fede é anche poesia. E' qualcosa che ti prende per mano e ti accompagna. Non vado in chiesa a pregare, eppure sento che qualcosa mi sfiora in certi momenti della notte e del giorno. E' come un lieve sospiro del vento che mi fa capire che la vita non é soltanto quella che vediamo intorno a noi. Ma c'é qualcosa di più, d'impalpabile, d'invisibile"
Romano Battaglia è stato, se non un amico, una conoscenza di mio padre durante le estati in Versilia anni '70, e lo leggo volentieri anche per questo...
Secondo un’antica tradizione tibetana, per purificare il nostro spirito e ritrovare l’equilibrio perduto dobbiamo camminare in solitudine per tre giorni di seguito nel bosco, osservando e ascoltando con attenzione ciò che avviene intorno a noi. Venni a conoscenza di questa pratica durante l’incontro con un eremita delle grandi altitudini che viveva sull’Himalaya, alle pendici della montagna di Dio. «Ogni passo che si muove su questa terra» spiegò l’uomo «dovrebbe essere una preghiera. Il tuo cuore, ogni cuore, ha in sé il potere di un’anima pura, che crescerà come fanno gli alberi se ti abbandonerai completamente a questa esperienza. La vita è un bosco senza confini: devi comprenderla e respirarla.» Il vecchio eremita disse che il bosco è un continuo fruscio di desideri legati al cielo: qualcuno, rimasto per anni impigliato tra i rami e le foglie, può essere esaudito durante il cammino. Nell’attraversare il bosco compiamo un viaggio dentro di noi. Un percorso che, con i suoi vicoli ciechi, le deviazioni improvvise e gli imprevisti, ci rivela un mistero. Foglie è la storia di questo mistero.
Per il resto concordo che si può esprimere la propria personalità anche attraverso gli autori che più si amano perchè nelle loro opere spesso riconosciamo una parte di noi, magari quella più segreta e più bella, oppure può essere un'introspezione, o ancora una scoperta e una condivisione!
la scena che rappresentano, rispecchiano la verita'
del silenzio assordante che spesso circonda le rumorose
citta'.......
"LA VIA DELLA SABBIA"
QUESTA CITTA' E' VUOTA ! URTO MILLE PERSONE OGNI GIORNO PASSANDO. PARLO, DOMANDO. ASPETTO UNA RISPOSTA. EPPURE INTORNO C'E' UN RUMORE TENUISSIMO, UN BISBIGLIO. VEDO MUOVERSI LABBRA, ED AMMICCAR OCCHI, E BRACCIA E MANI CHE POSTILLANO RISPOSTE CHE NON SENTO. POICHE', COMUNQUE VADA, QUESTA CITTA' E' VUOTA. PREGO. SCONGIURO. IMPLORO UN MOMENTO SOLTANTO D'ATTENZIONE. VOLANO INTORNO SILLABE L'UNA VICINA ALL'ALTRA, MA SEMPRE STACCATE, DIPINTE INCOMPRENSIBILI. MOLTE SILLABE INSIEME SENZA PUNTEGGIATURA, TALVOLTA SUSSURRATE CON GRAN COMPIACIMENTO E GRIDATE CON SCIENZA E AUTORITA'. DAVVERO E' VUOTA QUESTA CITTA....... MA, ALLORA..... QUl' QUESTA NO!! NON E' LA MIA CITTA! PIU' LONTANA DI LA' OLTRE IL MEDITERRANEO, C'E' LA CITTA' MIA, NUOVA, CON VIE DI SABBIA, CREATE DAL VENTO, CANCELLATE DAL VENTO, SILENZIOSE, FRUSTATE DA UNA PIOGGIA RARA, PREZIOSA, CHE RIDA' VITA UN ATTIMO A DEI FILI INVISIBILI D'ERBA INCOLORE. (NASCONO CASTELLI AGLI OCCHI STUPEFATTI E CROLLANO D'UN TRATTO; NON LASCIARSI INGANNARE! E' UN GIOCO) MARCERO' PER LE STRADE DI SABBIA, MARCERO' AVVOLGENDOMI INTORNO AL CORPO ED ALLA TESTA UN GRANDE DRAPPO DI LANA FITTAMENTE TESSUTA, COLORE DELLA NOTTE. MARCERO' VERSO QUALCHE CAVERNA OVE SENTO CHE NASCE LA SORGENTE NASCOSTA. PURCHE' IO NON MI PERDA PER LA VIA DI SABBIA, PURCHE' IO NON MI LASCI DISIDRATARE AL SOLE CHE ROSSEGGIA ED AVVAMPA INUTILMENTE ANCORA PER POCHISSIMO SULLA TERRA MORENTE " Luciana Ellena
Il nostro é un pianeta in crisi. Quali rimedi per salvarlo?
Per salvare il pianeta Terra bisogna che ognuno di noi prenda a cuore anche una piccola cosa. Basterebbe che ogni uomo curasse un albero e le foreste sarebbero salvate. Bastrerebbe che ogni bambino prendesse in consegna un animale e tutti gli animali del mondo rischierebbero di meno. Basterebbe che ogni uomo amasse di più la natura e con questo amore universale il pianeta non morirebbe mai.