Ho letto con piacere questo articolo che
mette in evidenza la capacita'di ascoltare
e l'utilita' che se ne deriva.......
Accogliere i segnali verbali e non della
comunicazione permette di costruire un
ponte che collega due persone e le conduce verso un dialogo autentico.
Per alcuni si tratta di una predisposizione
naturale, mentre altri hanno bisogno di qualche
strumento per affinare l’arte di ascoltare gli
altri e dare il via a un dialogo virtuoso che non lascia spazio a incomprensioni, delusioni o dimenticanze.
Imparare ad ascoltare è uno dei modi per
raggiungere una chiarezza interiore ed essere
sempre più protagonisti della propria vita; in più
consente di instaurare un dialogo autentico che
porta a legami seri e sinceri.
Diversi modi di ascoltare
Secondo gli esperti di comunicazione ci sono
4 modi di ascoltare e non tutti sono adeguati per una conversazione empatica e corretta.
1.Attivo ed empatico: chi ne è capace riesce a
sentire oltre le parole, anche le emozioni di
chi sta parlando, sa leggere i messaggi del
corpo e del viso.
È una comunicazione virtuosa che può anche
continuare senza le parole.
2.Riflessivo: chi parla pensa di trovarsi di
fronte a uno specchio perché ha un interlocutore attento che dà una chiave di lettura ai suo pensieri.
3.Selettivo: chi ascolta in questo caso sente
solo ciò che gli interessa perdendo delle
opportunità che possono emergere dal dialogo in corso, con il rischio di far cadere la comunicazione.
4.Passivo: viene riassunto perfettamente con
l’espressione “è entrato da un orecchio ed è
uscito dall’altro”, ciò che si dice potrebbe
essere interessante, peccato che non venga
proprio ascoltato!
Qualche consiglio
•Cercare di creare un vuoto dentro di sé per vivere
il presente mettendo a tacere le proprie voci
interiori. Una volta ottenuto il silenzio interiore è
più semplice arginare le rigidità che si hanno nei
confronti di sé e ascoltare attentamente gli altri. Se
poi quando ci si trova di fronte alle persone si
riesce anche ad evitare il giudizio preconfezionato
si è sulla strada dell’ascolto empatico e attivo.
•Ascoltare con tutti i sensi per comprendere
appieno l’altro: imparare a leggere il linguaggio
corporeo, vedere negli occhi di chi sta parlando
l’emozione che nasce, scoprire se il sorriso
dell’interlocutore è di circostanza o no.
•Dare sempre un riscontro alla persona che si ha di
fronte è un modo per misurare la propria capacità di
ascolto e comprensione. Ripetendo le parole
dell’altro e chiedendo una conferma sulle
informazione ricevute, consente ad evitare inutili
incomprensioni.
•Eliminare i vari ostacoli che possono impedire alla
conversazione un buon decorso: telefoni, radio e
televisioni.
•Non essere impulsivi; prima di dare opinioni o
rispondere ascoltiamo attentamente e fino alla fine
ciò che gli altri hanno da dirci; se qualcosa ci
distrae, piuttosto comunichiamolo al nostro
interlocutore, e rimandiamo la conversazione ad un
momento più tranquillo.
Psicologia dal web
Annamaria