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De: MOTHERSIXTEN (Mensaje original) |
Enviado: 22/06/2010 06:27 |
.....a proposito della nostalgia Antonio Prete, ci dice: tutti viviamo nella incompletezza. Non siamo onnipotenti. Solo se accettassimo la finitezza come nostro orizzonte la nostalgia potrebbe apparire come un elemento positivo. La nostalgia ci dice costantemente che tutto ciò che abbiamo vissuto, che abbiamo amato, che abbiamo coltivato nel passato, non tornerà più, non ci appartiene più......
Nella nostalgia d'amore
Rabindranath Tagore nei suoi versi, scrive:
"Ho sognato che lei, seduta vicino al mio letto, mi sollevava dolcemente con le mani i capelli, facendomi sentire la gentilezza delle sue dita. Guardavo il suo viso, lottando con le lacrime che mi offuscavano lo sguardo, finché il languore delle sue dolci parole mi fermò il sogno, come una luce iridescente."
"Tengo le sue mani e le stringo al mio petto. Tento di riempire le mie braccia della sua bellezza, di rubare con i baci il suo dolce sorriso, di bere i suoi neri sguardi con i miei occhi."
"Non partire, mio amore, senza avvertirmi. Ho vegliato tutta la notte e ora i miei occhi sono pesanti di sonno. Ho paura di perderti mentre dormo. Non partire, amore mio, senza avvertirmi."
"Desideravi il mio amore e ora non mi vuoi più. Ormai la mia vita e' legata alla tua come una catena i cui anelli ti tengono ancora pi- stretto quando lotti per liberarti."
"Nuvole e nuvole s'addensano poi si fa buio... Amore mio, perché mi lasci solo ad aspettare fuori della porta?"
"Quando nella stanza sarà portata la lampada accesa io andrò via. Tu forse allora ascolterai la notte, e, anche se io tacerò, sentirai la mia canzone."
"Se non hai bisogno del mio amore lascia che ti abbandoni qui. Non mendichero' piu' uno solo dei tuoi sguardi, se i miei t'importunano."
Annamaria |
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Nostalgici sono i versi che Dino Campana dedica alla sua donna Sibilla Aleramo nei quali viene messo in evidenza il tormentato amore
consumato dai due fino alla morte del poeta.......
A Sibilla Aleramo
Sul più illustre paesaggio Ha passeggiato il ricordo Col vostro passo di pantera Sul più illustre paesaggio Il vostro passo di velluto E il vostro sguardo di vergine violata Il vostro passo silenzioso come il ricordo Affacciata al parapetto Sull' acqua corrente I vostri occhi forti di luce.
A Sibilla Aleramo
Vi amai nella città dove per sole Strade si posa il passo illanguidito Dove una pace tenera che piove A sera il cuor non sazio e non pentito Volge a un'ambigua primavera in viole Lontane sopra il cielo impallidito.
P.S. E così dimenticammo le rose.
A Sibilla Aleramo In un momento Sono sfiorite le rose I petali caduti Perché io non potevo dimenticare le rose Le cercavamo insieme Abbiamo trovato delle rose Erano le sue rose erano le mie rose Questo viaggio chiamavamo amore Col nostro sangue e colle nostre lagrime facevamo le rose Che brillavano un momento al sole del mattino Le abbiamo sfiorite sotto il sole tra i rovi Le rose che non erano le nostre rose Le mie rose le sue rose Dino Campana
BUONA SERATA Annamaria |
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De: haiku04 |
Enviado: 28/06/2010 11:50 |
La storia d'amore fra Dino Campana e Sibilla Aleramo è rimasta nell'immaginario per la sua dolorosa complessità, e dunque anche Sibilla scrisse versi al suo amato con la stessa intensa nostalgia.
A Dino:
Le mie mani,
ricordando che tu le trovasti belle,
io accorata le bacio:
mani tu dicesti
a scrivere condannate crudelmente
Mani fatte per carezze lunghe dicevi,
e tra le tue le tenevi
leggere, tremanti.
Or ricordando te lontano,
che le mani soltanto mi baciasti,
io la mia bocca
piano accarezzo
Dicevi una sera
la vertigine immensa
che vien dai grandi poemi del tempo lontano,
raggi nel buio riflessi
d'anime scomparse da lungo,
come dal cielo stellato
le luci a noi giungono
di mondi già spenti...
E mi guardavi...
Per te, tardi incontrato,
non son io quasi
oro che nello spazio fluttuando splende,
quasi eco di canzone dispersa?
Lontane dal mondo,
quercie
rade nel sole d'agosto,
acque fra sassi,
lontane dal tempo.
E tu
dorato ridi,
tu alla bianca mia spalla
tu alla verginea sua musica
gioia dagli occhi ridi.
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De: Quinef |
Enviado: 28/06/2010 15:39 |
Tutta la vita ciai davanti l'occhi sembravi un ber puledro su li blocchi pronto a scatta' su questa strada ardita che è er percorso lungo della vita ecco te vedi tutto lindo e pinto avviatte verso scola nun convinto passano l'anni mo er diploma ciai te guardi attorno e adesso che ce fai quanti ingegneri fanno er muratore quanti lavano i piatti e so' dottore pian piano te inserisci e a fine mese co un po' de sordi te ce fai le spese trovi la donna che ai sempre sognato prenni na casa e poi te sei sposato mo arriva un fio quanto l'hai sognato pe fa' felici tutti ciai pensato a quante cose infine ai rinunciato ma sei felice ormai tutto è passato li fii so' grandi cianno na famia ed un po' d'anni sono andati via mo pe sto' monno nun sei più importante persone come t è ce n è so' tante ne li giardini sopra na panchina a leggese er giornale la mattina nun era questo che avevi sognato embè che voi? Mo tu sei pensionato |
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De: Quinef |
Enviado: 28/06/2010 15:49 |
Qualcuno ha detto: " la vita si può paragonare ad un viaggio in treno." Spesso nella vita, si sale, si scende, ci sono incidenti, a qualche fermata ci sono sorprese piacevoli in altre fermate troviamo profonda tristezza. Quando nasciamo saliamo sul treno, incontriamo persone di cui crediamo che ci accompagneranno durante tutto il nostro viaggio... ma non è così. I primi che incontriamo sono i nostri genitori, i quali ci accompagnano per un tratto del nostro viaggio, capita però che durante la durata del viaggio loro scendono in una stazione anche se non vogliono, ma sono costretti... Salgono altre persone sul treno che per noi saranno importanti anche se ancora non lo sappiamo... sono i nostri amici e tutte le persone meravigliose che amiamo. Qualcuna di queste persone che sale considera il viaggio come una piccola passeggiata, altri trovano solo tristezza nel loro viaggio... E poi ci sono altri che sono sempre presenti e sempre pronti ad aiutare coloro che ne hanno bisogno. Qualcuno, quando scende, lascia una nostalgia perenne... Qualcun altro sale e scende subito, facendosi notare appena. Ci sorprende che qualcuno dei passeggeri a cui vogliamo molto bene, si segga in un altro vagone e che in questo frangente ci faccia fare il viaggio da soli... naturalmente non ci facciamo frenare da nessuno a prenderci la briga di cercarli e di spingerci alla loro ricerca nel loro vagone. Purtroppo qualche volta non possiamo sederci al loro fianco, perchè il posto vicino a loro è già occupato. Non fa niente, così è il viaggio: pieno di sfide, sogni, fantasie, speranze e addii... senza ritorno.. Cerchiamo di andare d'accordo con i nostri vicini di viaggio e cerchiamo il meglio in ognuno di loro. Ricordiamoci che in ogni fase del tragitto uno dei nostri compagni di viaggio può vacillare e possibilmente ha bisogno della nostra comprensione. Anche noi vacilleremo spesso, ma ci sarà qualcuno che ci capisce. Il grande mistero del viaggio è che non sappiamo quando scenderemo definitivamente e tantomeno quando i nostri compagni di viaggio lo faranno. Io penso che mi dispiacerà tanto quando scenderò per sempre dal treno, la separazione di tutti gli amici che ho incontrato durante il viaggio sarà dolorosa, ma ho la speranza di vederli arrivare alla stazione centrale con un bagaglio carico, che quando erano saliti sul treno ancora non avevano. Ciò che mi renderà felice è il pensiero che ho contribuito ad arricchire il loro bagaglio. Facciamo il possibile affinchè si faccia un buon viaggio e che alla fine sia valsa la pena. Cerchiamo di lasciare quando scendiamo un posto vuoto, ricco di bei ricordi e nostalgia in coloro che proseguono il viaggio..." Dedicato a coloro che fanno parte del mio treno..
Marilena76
segnalata da Marilena76 (e-mail) domenica 21 giugno 2009 |
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Che belli questi pensieri ...
Grazie a tutti voi !
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Di Sibilla Aleramo, se ancora non lo avete letto, Vi consiglio: "Amo, dunque sono" |
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De: haiku04 |
Enviado: 28/06/2010 21:52 |
Grazie del suggerimento, io a parte le poesie di Sibilla ho letto soltanto "Una donna", una biografia che mi ha colpito e fa riflettere. |
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