


Quante volte ti sarà capitato di vedere un bambino col suo aquilone e ripensi a te quando lo hai lanciato in aria per la prima volta nella tua vita. Ricordi, lo hai costruito insieme al tuo papà e poi hai voluto provarlo ma non c’era vento sufficiente per poterlo far alzare. Quanta delusione e quanta amarezza per non aver potuto assaporare una gioia tanto desiderata…ma, quando questo momento arriva il tuo cuore palpita forte perché incominci a confrontarti col mondo e non sai se riuscirai a trattenere quel sottile filo che ti lega a un affetto, a un ricordo, a qualcosa che parla di te…



L’aquilone
L’aquilone rosso e nero
va nel ciel ancor sereno
e nel vento della sera
già c’è odor di primavera.
S’alza in aria, poi giù scende
a cercare chi lo tende
quel sottile suo filino
e la man del suo bambino.
Ma quell’esile manina
così gracile e piccina
quella forza, il suo volere
non potrà più trattenere.
Stringe, tira, poi lui molla
vede infine, che decolla.
Resta attonito il bel viso
ma non ha più il suo sorriso.
Bartolozzi



BUONA DOMENICA
Annamaria