Oggi 18 anni dalla strage
di Capace e del
Giudice Giovanni Falcone
Il 23 maggio 1992, ore 17.58. Sull'A29, vicino allo svincolo di Capaci, 20 chilometri da Palermo, un'esplosione sventra la strada e investe le automobili in transito. Tra queste, tre Croma: una marrone, una azzurra e una bianca. Su quest'ultima viaggia, di ritorno da Roma, Giovanni Falcone, sulle altre la sua scorta. Oltre al giudice antimafia, perdono la vita sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti: Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Ferite 20 persone.
Per provocare la deflagrazione, Cosa Nostra aveva riempito con 500 chili di tritolo un tunnel scavato sotto l'autostrada. Ad azionare il telecomando che innescò l'esplosione fu Giovanni Brusca, l'uomo che uccise e sciolse nell'acido il piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio di un pentito.
Per non dimenticare
Annamaria