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Onirica
Sognare, leggendo in faccia lune ridenti dagli sguardi argentati riversi nel mare e cullati dalle onde, scendono, risalgono, stremati s'abbandonano nella risacca generosa di luci alla scogliera, assorbite nell'incantato procurarti dolci ferite al cuore, piovute come lacrime su sterile deserto. |
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Respirandoti
Nell'aria, straniera, familiare, respirarti gli eterei umori in polvere di stelle su infiniti cieli distanti abbracciati tra i monti miranti alle galassie... e mi depuri, riempiendomi di te spodestando i miei pensieri nelle storie raccontate sopra fuochi sfavillanti accesi d'inverno, sotto i mari che spengono il sogno, tra le sabbie ed il sale purificatore d'antiche piaghe, affondate dentro oceani di sguardi che stregano disincantati cuori. |
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Treni di emozioni
Sguardi collimati al centro, dove posa l'indisturbato tacerti i pensieri, condivisi dentro vagoni sfioriti in treni passati con soli biglietti d'andata; e sei storia inespressa, a lungo lapidata tra il ristagno dei ricordi, se sorriderti era palese carezza e ricambiare era silenzioso assenso. |
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Aquile senza cielo
Fosse facile attraversare i venti per un'aquila senza cielo e ghermire quel sogno ancorato sul mondo,
- salperei -
dalle invidie di sguardi lanciati dai cori ululanti, impennandomi alle stelle saltando le stazioni e scavalcando l'infinito,
- e sarei solo -
tra gli aliti di calma carezzati dal crepuscolo che m'illumina la strada dissolvendo quelle voci nel fragore della notte. |
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Troppo presto nasce il giorno
Troppo presto nasce il giorno quando ti guardo e dormi... e decanti la penombra tra le sfumature lievi, spente in chiaroscuri tra la pelle levigata e lenzuoli di glassa che mi rubi. Rapirei la notte, se chiuderla dentro uno scrigno sottendesse l'immortale carezza degli occhi, canone inverso e pensiero immorale tra i sogni anormali, mia torre d'avorio, musa di luoghi segreti ispirati dall'essenza di te che latente ti fai strada nel buio, trafficato dai miei dubbi. |
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Magica
Bagnarti le coste dove s'incrociano i tuoi seni, soffiarti la schiuma incantata che pura inali... e bolle e sapone tra noi, oratori senza parole; raccòntati negli occhi come libri di storia, rinchiusi dentro polverosi scaffali che poco t'identificano, guardarti, esplorarti, conoscerti adesso come non mai scoprirti ingenua, seducente, magica.
-Marco Nuzzo-
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