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Respuesta  Mensaje 1 de 3 en el tema 
De: MOTHERSIXTEN  (Mensaje original) Enviado: 06/08/2010 05:33
 

L’isola di Artur E. Morante

[...] dalle altre femmine, uno può salvarsi,

può scoraggiare il loro amore; ma dalla

madre, chi ti salva? Essa ha il vizio della

santità… non si sazia mai di espiare la colpa

d’averti fatto, e, finché è viva, non ti lascia

vivere, col suo amore. E si capisce: lei,

povera ragazza insignificante, non possiede

niente altro che quella famosa colpa nel suo

passato e nel suo futuro, tu, figlio

malcapitato, sei l’unica espressione del suo

destino, essa non ha nessun’altra cosa da

amare. Ah, è un inferno essere amati da chi

non ama né la felicità, né la vita, né se stesso,

ma soltanto te! E se tu hai voglia di sottrarti

a un simile sopruso, a una simile

persecuzione, essa ti chiama Giuda!

Precisamente, tu saresti un traditore, perché

ti va di girare per le vie, alla conquista

dell’universo, mentre che lei vorrebbe tenerti

sempre con sé, nella sua dimora d’una

camera e cucina!

[...] E mentre tu cresci, e ti fai bello, essa

sfiorisce… Si sa che la fortuna non può

impicciarsi con la miseria, così va la legge di

natura! Però, lei, questa legge non la intende:

e ti vorrebbe, suppongo, magari disgraziato

peggio di lei, vecchio, imbruttito, magari

mutilato o paralitico, pur di averti sempre

vicino. Lei, per natura, non è libera, e

vorrebbe che tu fossi asservito assieme a lei.

Questo è il suo amore di madre!
Non riuscendo ad asservirti, intanto, si

compiace del suo romanzo d’una madre

martire e d’un figlio senza cuore. Tu, è

naturale, non hai nessun gusto per un

romanzo di tal genere, e te ne ridi: a te

piacciono altri romanzi, altri cuori… Essa

piange, e sempre più diventa noiosa, senile,

funesta! Tutto, intorno a lei, è infestato dalle

lagrime. E tu, si capisce, sempre più hai

voglia di evitarla. Appena ti vede

ricomparire, essa ti accusa… I suoi insulti

sono supremi, di uno stile biblico. Il meno

che può dirti è infame assassino; e non c’è

giorno che non ti reciti questa litania!

Vorrebbe, forse, con le sue accuse, ispirarti

l’odio di te, e privarti di te stesso, per

sostituire, lei, i tuoi orgogli e i tuoi vanti,

usurpandoti, come una regina triste [...].

 

BUONA GIORNATA
Annamaria


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Respuesta  Mensaje 2 de 3 en el tema 
De: haiku04 Enviado: 06/08/2010 12:50
 
 
 
 
 
Voglio coltivare la speranza che di madri così non ve ne siano praticamente più.
Un tempo erano più consuete, soprattutto donne che, abbandonate o tradite dai mariti, affossavano
la loro femminilità riversando tutto il loro amore frustrato sull'unico figlio che inevitabilmente  diventava così il fulcro della loro vita, e quindi soffocato, ricattato, colpevolizzato.
Questo figlio, nella mente deviata della madre, non aveva diritto ad una vita propria, tantomeno ad un amore visto come un imperdonabile, inaccettabie ulteriore tradimento.    Addirittura si diceva che l'omosessualità  traeva origini da questo tipo di rapporto geloso e iperprotettivo da parte di una madre oppressiva.
 
  Oggi le donne sono diverse, sono madri ma rimangono sempre donne, e i figli, pur amatissimi, non sono più la sola ed unica realizzazione della propria esistenza.
Per fortuna!   
 
 
 
 
 
 
 

I vostri figli non sono vostri figli.
Essi sono i figli e le figlie della brama della Vita per la vita.
Essi vengono attraverso voi ma non per voi.
E benché essi siano con voi essi non appartengono a voi.
Voi potete dare loro il vostro amore, ma non i vostri pensieri,
Poiché essi hanno i propri pensieri.
Voi potete custodire i loro corpi, ma non le loro anime,
Poiché le loro anime dimorano case di domani, che non potrete visitare, neppure in sogno.
Potrete essere come loro, ma non cercate di farli simili a voi,
Poiché la vita procede e non si ferma a ieri.
Voi siete gli archi e i vostri figli sono frecce vive scoccate lontano.
L'Arciere vede il bersaglio sulla strada dell'infinito, ed Egli con forza vi tende  affinché le sue frecce possano andare veloci e lontane.
Piegatevi  nelle mani dell'Arciere con gioia:
Poiché come egli ama la freccia che vola, così Egli ama l'equilibrio dell'arco

[da: " Il Profeta" di Gibran Kalil Gibran]

Ricordiamocelo sempre!!!!!!

 


Respuesta  Mensaje 3 de 3 en el tema 
De: Butterfy Enviado: 09/08/2010 20:56

E i figli sono le risposte che la vita dona a ognuno di noi.
Sono loro l’essenza del vostro sorriso.

Sono sangue e carne della vostra carne

ma non il vostro sangue e la vostra carne.

Loro sono i figli e le figlie della fame che la vita ha di se stessa.

Attraverso di voi giungono, ma non da voi.

E benché vivano con voi, non vi appartengono.

Affidategli tutto il vostro amore ma non i vostri pensieri:

Essi hanno i loro pensieri.

Potete offrire rifugio ai loro corpi ma non alle loro anime:

Esse abitano la casa del domani, che non vi sarà concesso visitare neppure in sogno.

Potete tentare di essere simili a loro, ma non farli simili a voi:

La vita è una strada che sempre procede in avanti e mai si ferma sul passato.

Voi siete gli archi da cui i figli, come frecce vive, sono stati scoccati in avanti.

 

Kahlil Gibran, Il profeta

 


 
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