Se osserviamo un cielo sereno senza nubi all’orizzonte, sappiamo per certo che la giornata si evolverà secondo le aspettative, ma anche queste conclusioni potrebbero  essere sovvertite da un’ improvvisa perturbazione. Una folata di vento repentina potrebbe far posto a delle nuvole prese in prestito da un altro cielo e la radiosità del momento si trasformerebbe in un cambiamento, al quale molto spesso siamo abituati e allora ci predisponiamo al mutamento. Uno tsunami non avverte o forse si, egli si fa ascoltare da coloro che hanno gli strumenti adatti, mentre gli ignari astanti non captano, continuano la loro esistenza e quando ne sono investiti, non hanno il tempo di mettersi in salvo: quando lo fanno è ormai troppo tardi.

   Orbene se paragoniamo le forze della natura agli esseri umani, vi sono persone che per correttezza e moralità, non cambierebbero mai la loro linearità: essi sono refrattari ai vari sollecitamenti, tutta la loro vita è improntata sull’assoluta conformità delle loro idee. Persone così hanno una scala di valori ammirabile e conquistano proprio per questi presupposti, si ammantano di un fascino speciale che esalta le loro esteriorità. Persone per le quali ci si butterebbe nel fuoco, non è un’esagerazione: con lo svolgersi degli eventi diviene una certezza. Per gente così qualunque concetto di cambiamento non troverebbe esistenza: i loro comportamenti irreprensibili, le loro premure e la loro disponibilità di cuore li avvolgono di un alone dorato, oserei dire di un’aureola mistica. Incontrare un’anima così è un privilegio, una sorta di malia che cresce di giorno in giorno, arrivando al punto di chiedersi: “Ma, allora, esiste la perfezione?”

   I dubbi con il susseguirsi dei giorni sono accantonati dalla scoperta che quell’atteggiamento non era una finzione. Del resto, perché non credere, perché non lasciarsi andare? In questo mondo esistono anche l’onestà, la bellezza delle coscienze, l’amore dei sentimenti, la purezza delle cose. E allora si fanno progetti, si dà il massimo, e già, dopo aver incontrato un’anima così, si pensa a costruire un futuro insieme e ci si prodiga come l’anima nobile si aspetta: dobbiamo ripagarla con tutte le nostre forze, dove mai la troveremmo un’altra persona con sì fatti valori? Inoltre, noi la amiamo, quell’amore nato e sperato è cresciuto, è divenuto un grattacielo: Cupido si è mostrato e noi siamo dei privilegiati. L’essere speciale è fiero di noi, perché ha trovato anch’egli l’anima gemella e, a dritta e a manca accoglie consensi, sente dire: “Che fortuna, persone così non ce ne sono in giro, hai trovato chi è giusto per te! Vi completate a vicenda!”

   Ma, lo tsunami è in agguato e noi non lo sapevamo: si mostra in sordina e il nostro cuore non lo avverte; come potrebbe, è un cuore in simbiosi con il cuore speciale. Il nostro cuore non coglie, giustifica i piccoli segnali, è troppo fiducioso, poi si chiede: “Perché questa freddezza improvvisa, questo distacco, qualcosa non va?” E allora interroga il cuore con l’aureola che dopo varie perplessità, messo alle strette, si dichiara disamorato, adducendo sciocche mancanze da parte dell’altro cuore. Il cuore che credevamo perfetto ferisce i sentimenti e invade come un’onda gigantesca e inattesa, è una catastrofe. Per quel cuore che sembrava perfetto, il prodigarsi dell’altro cuore in sacrifici e attaccamento ha prodotto la dipartita dei sentimenti, il soffocamento degli stessi.

   Ma, allora, come bisogna comportarsi a questo mondo? Se sei fuori le righe non dai certezze, se sei devoto e prodigo nella vita secondo i canoni del perbenismo uccidi l’amore: dov’è stà la verità???