Fratelli di teglia
02/09/2010 -
Savoiardi, caffè, mascarpone E l'Italia si tira su
ROCCO MOLITERNI
Più lo mandi giù e più ti tira su, recitava il celebre slogan di un caffè, ispirato forse a quello che è il dolce italiano oggi più famoso, ossia il tiramisù. È certo che il caffè è un ingrediente fondamentale di questo dolce a cucchiaio, la cui origine non è altrettanto certa. A Treviso, ci sono almeno due ristoranti, El Toulà e Le Beccherie, che rivendicano di averlo inventato tra gli Anni 50 e 60 del ‘900.
Nessuno però l’ha mai brevettato, così tutte le ipotesi rimangono aperte. In Toscana dicono che a crearlo sarebbero stati, a Siena, i pasticcieri di Cosimo III: prepararono addirittura nel XVII secolo una «zuppa del Duca» considerata l’antesignana dell’odierno tiramisù. In Piemonte si dà invece il merito a un pasticciere torinese, che avrebbe preparato un dolce energetico per ritemprare Cavour dalle fatiche amorose e da quelle dell’unificazione d’Italia. Ma anche a Venezia una leggenda metropolitana vuole che fosse diffuso tra i libertini della Serenissima.
Non trovandosi però negli antichi ricettari è molto probabile che abbiano ragione i trevigiani a rivendicare la paternità del dolce. A leggere gli ingredienti, sembra una sintesi del Bel Paese: i savoiardi vengono dal Piemonte, il mascarpone dalla Lombardia mentre il caffè aveva a Venezia una delle sue capitali. Inoltre c’è chi nel montare le uova mette anche il marsala, aggiungendo un tocco di sicilianità al tutto. E se non ne è provato il potere afrodisiaco, è innegabile però che riesca a tirar su l’immagine della pasticceria italiana nel mondo. |