Appartengo, come è ben noto al movimento NOTAV, che si è sempre contraddistinto per aver scelto la NON VIOLENZA, ora sentendo i fatti di Terzignano, sono divisa in 2. Innanzi tutto, come sempre succede in Italia, l'informazione è falsata, ieri pomeriggio, casualmente mi sono trovata a casa di un'amica, c'era la tv accesa ed un collegamento in diretta sul luogo e la cronista faceva vedere dei civili sanguinanti, e delle cariche delle forze dell'ordine raccappriccianti. La sera, tutti i TG, compreso quello della reta vista in diretta nel pomeriggio, dicevano: "6 contusi tra le forze dell'ordine" W la giusta informazione.
Cercando però di essere obiettiva, capisco che è facile dire: "E' da fare" quando le cose riguardano il territorio altrui, ho però anche sentito che a Napoli, la raccolta dei rifiuti differenziata, raggiunge a stento il 19% mentre al nord, si attesta sull' 87%. A questo punto, pur essendo solidale con chi difende la propria salute e quella di figli e nipoti, dico che è facile lamentarsi senza però fare nulla, e passando dalla parte del torto perchè ingiustamente si crede che con la violenza si ottenga di più.... Cosa costa infatti fare la differenziata? Dopo 10 giorni, diventa automatico. Io la faccio da ben più di 10 anni, e non riuscirei più a non farla, addirittura lavo i contenitori dello yogurt per poter differenziare la plastica, e la mia riflessione è per dire... se invece di lamentarci che tutto non va, nel nostro piccolo, facessimo tutti qualcosa, la qualità della vita sarebbe migliore e non si dovrebbe ricorrere alla violenza.
Ho trovato questa lettera e sono sempre più preoccupata. La violenza non è MAI giusta, da nessuna parte.
Una lettera da Terzigno. Divulgatela il più possibile!
pubblicata da NOI il giorno sabato 23 ottobre 2010 alle ore 14.56
“Buona sera, sono il dott. Nicola Boccia e sono residente a Terzigno. Potrei scrivere centinaia di pagine su quanto sta accadendo a Terzigno, ma mi limito a descrivere i fatti più concreti che poi sono degenerati nell’intifada terzignese. Nel 2008 il sindaco di Terzigno Domenico Auricchio firmava l’apertura delle due discariche nel Parco Nazionale del Vesuvio, patrimonio Unesco. Dopo il ricorso da parte dell’Ente Parco contro la discarica, il governo con proprio decreto scavalcava la legge del parco e consentiva la definitiva apertura delle 2 discariche. Nel 2009 dopo la sfiducia al sindaco Auricchio si ritornava alle elezioni ed il sindaco giurava sulla statua di padre Pio che lui non aveva mai firmato il consenso all’apertura delle discariche e che se fosse risalito avrebbe fatto chiudere anche la discarica n.1. Salito nuovamente disattendeva, ovviamente tutte le promesse. Intanto l’agricoltura che ha reso famosa Terzigno nel mondo grazie al vino Lacryma Christi moriva e l’uva le nocciole e le albicocche del Vesuvio rimanevano invendute a causa della presenza della discarica, facendo perdere centinaia di posti lavoro. Inoltre il territorio è/era caratterizzato dalla presenza di decine di ristoranti aperti grazie alla buona tavola ed al favoloso panorama (il Vesuvio da un lato ed il golfo di Napoli dall’altro) che occupano/vano centinaia di persone ora ridotti in ginocchio a causa dei miasmi della discarica (ed ancora non apre la seconda discarica che è la più grande d’Europa). Detto ciò secondo voi quando una persona perde il posto a causa della discarica e deve vedere i propri familiari ammalarsi di cancro, secondo voi che alternativa ha? Ovvio, scatena l’inferno. Tale inferno non è niente se arriveranno i militari ad aprire la seconda discarica, perchè i più facinorosi impugneranno le armi ed allora, purtroppo, ci saranno molti morti.”Nicola Boccia
Ho assistito, abbiamo assistito a cose inenarrabili. Ho visto, abbiamo visto lacrimogeni sparati ad altezza d’uomo, uno poche ore fa ha colpito alla testa il mio dentista che passava da lì, hanno suturato la ferita alla nuca con dieci punti. Se da poliziotto nel corso di un arresto lasciassi un livido sulla coscia di uno spacciatore di droga, quello mi denuncerebbe e rischierei di passare un guaio. Qui invece si sta derogando a tutto. Ho aderito a un documento col quale chiediamo che cessino le violenze contro le popolazioni, che sono intollerabili”.
Infatti finora ho sempre detto e continuerò a gridarlo ad alta voce... appartengo ad un movimento non violento e sono assolutamente contro la violenza DA QUALSIASI PARTE ESSA PROVENGA. Mi sono però messa a piangere guardando questo video, è tutto il giorno che giro nel web in cerca di notizie, perchè a differenza di quanto proclama la stampa ufficiale, noi NOTAV, non guardiamo solo nel nostro orticello, ma ovunque ci siano dimostrazioni PACIFICHE a difesa del territorio e dei soprusi.
Terzigno boccia i sei punti di Bertolaso; ecco i motivi del rifiuto
Ecco il protocollo di Intesa che Bertolaso, su incarico di Berlusconi, ha presentato, ieri, ai sindaci vesuviani chiedendogli la firma.
LE PARTI CONCORDANO LA SEGUENTE INTESA
sospensione dei conferimenti in cava Sari dalla data odierna per 3 giorni onde consentire la copertura con terreno adeguato, nonché l’avvio di prelievi tecnici necessari per gli accertamenti di natura sanitaria e ambientali disposti dalle istituzioni; alle attività di prelievo dei campioni ed all’analisi dei risultati partecipano tecnici individuati dagli enti locali interessati;
successivamente a detta sospensione, in attesa degli esiti degli accertamenti di cui sopra potranno conferire in cava sari i comuni dell’area vesuviana (zona rossa), fino ad esaurimento della stessa, tranne che in situazioni di accertata criticità;
relativamente a cava Vitello ogni determinazione circa l’apertura è sospesa a tempo indeterminato, per conseguire ottimali condizioni di compatibilità ambientale e sanitaria del contesto, nell’ottica della migliore tutela della salute e dell’ambiente;
contestualmente è consentita la partecipazione degli enti locali interessati e dei rappresentati dei cittadini ad un tavolo tecnico con le istituzioni, per la formulazione di proposte utili alle attività istruttorie e propedeutiche alla definizione del piano rifiuti;
ci si impegna ad avviare in consiglio regionale un approfondimento sul piano rifiuti, compresa la definizione degli ambiti;
si sospendono con effetto immediato tutte le manifestazioni di protesta anche allo scopo di consentire la corretta attuazione delle misure sopra previste.
E’ evidente che questo documento non soltanto è stato preparato in tutta fretta, ma, ha come scopo, quello di allontanare al più presto l’attenzione dell’opinione pubblica da Terzigno; troppo clamore. Infatti nel punto sei, come fosse una condizione, si chiede l’immediata sospensione di ogni forma di protesta. In meno di tre giorni sulla faccenda si è schierata a favore dei vesuviani l’Unione Europea, giudicando inadeguato il duo Bertolaso, Berlusconi, il Presidente della Repubblica Napolitano e il Papa. Senza contare la stragrande maggioranza degli italiani che si dice solidale con il popolo vesuviano. Veniamo ai punti espressi dal governo:
Punto uno, il governo italiano si dice pronto a sospendere per 3 giorni gli sversamenti su Terzigno a garantire la copertura degli attuali cumuli di rifiuti con terreno e che gli enti locali potranno interrogare esperti esterni per una relazione tecnica sullo stato ambientale del luogo incriminato. Tale relazione tecnica esiste già, Prot. Int. n. 315 del 30/03/2010, delle dottoresse Rossella Barile e Paola Conti, inviato all’Ente Parco ma mai preso in considerazione. Le due dottoresse dichiarano al di là di ogni ragionevole dubbio l’urgenza di intervenire con ” adeguati interventi ” nella Cava Sari considerata a grave rischio inquinamento. Le due dottoresse riportano alcune anomalie nella struttura della discarica e di certificazione del tutto assente come ” l’impermeabilizzazione, a normativa europea, della discarica, la valutazione impatto ambientale e il certificato di raccolta del percolato ”;
Nel punto due il governo si impegna a far sversare nella cava Sari i soli comuni vesuviani, tranne durante o in caso di emergenza regionale. Per questo Terzigno si ritrova una discarica chiusa e mai bonificata riaperta, cava Sari, per un decreto di emergenza. Chi garantisce ai vesuviani che, finita la protesta, calato il sipario, il decreto emergenza, considerato lo stato miserevole dei rifiuti in Campania, non sia dietro l’angolo? Senza considerare il collasso che l’intera provincia napoletana si è ritrovata a vivere a causa dei blocchi di questi giorni a Terzigno e il decreto urgente di Caldoro in questi giorni definiti caldi: ecco le due conferme che a Napoli la gestione dei rifiuti è stata tutta un disastro e che l’emergenza non è affatto finita.Come può quindi il governo garantire che soltanto i comuni vesuviani sverseranno a Terzigno se altre alternative, a Terzigno non esistono?;
Il punto tre ” congela Cava Vitiello ” non per sempre, solo fino all’accertamento dello stato di criticità ambientale. Cava Vitiello è il proseguo di Cava Sari, per queste due cave vale la relazione tecnica delle due dottoresse di cui sopra;
Al punto quattro il governo ripropone l’istituzione di un tavolo tecnico, negli ultimi due anni e ancora prima durante l’emergenza rifiuti in Campania, 19942010, ne sono stati istituiti innumerevoli, tutti con esito negativo.
Nel punto cinque il governo dichiara di voler approfondire l’argomento rifiuti e anche l’ambito di competenza, in realtà il governo ben due anni fa si impegnava con l’Italia e la UE a istituire un ciclo integrato dei rifiuti e individuare come ambito di competenza le province. Entrambe fallite miseramente. Al momento a Napoli si “differenziano” ogni anno 24 mila tonnellate di frazione organica (come, ad esempio, gli scarti alimentari) che sono trasferite fuori regione, al costo di 160mila euro a tonnellata. Chi ci guadagna;
Il punto sei è il più oltraggioso, ed è dove il governo chiede la sospensione immediata di ogni protesta. Semmai qualcuno dovrebbe ricordare al governo italiano che lo stesso governa in democrazia e non sotto dittatura. Nessuno, nemmeno i sindaci o il presidente della Repubblica o del Consiglio può, ” ordinare” lo stop alle proteste pacifiche.
Le monde intanto pubblica dichiarazioni gravissime rilasciate da Bertolaso: ” Normalmente i napoletani sono sporchi.”
Ricordiamo sempre ai cittadini italiani ed europei che, non soltanto i vesuviani fanno la differenziata porta a porta e che a Napoli città invece mancano strutture adeguate ad effettuare per bene la differenziata, ma, l‘osannata inciviltà dei napoletani per gli imprenditori dello STATO Italiano è la scusa perfetta, l’ombra dietro la quale sversare gratuitamente i rifiuti delle loro aziende, fabbriche e cliniche. I vesuviani differenziano, loro investono nella diffamazione.
Nella notte agguato a due pattuglie della Digos da parte di un gruppo di giovanissimi con spranghe e bastoni. Tre ragazzi in manette. Il ministro dell'Interno: "Gli atti di violenza contro le forze dell'ordine non sono più accettabili. Basta o usiamo la forza" I sindaci rifiutano l'accordo per l'apertura della Cava Vitiello. Ma Bertolaso: "Andremo avanti lo stesso, Napoli pulita in 3-4 giorni, apertura della cava rimandata alle calende greche"
25/10/2010 (10:18) - SALE LA TENSIONE PER LA NUOVA DISCARICA NEL NAPOLETANO
Rifiuti, agguato alla polizia Maroni: "Giù le armi o saremo duri"
La tregua nel Vesuviano è durata fino alle 2: poi lo scontro
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Aggrediti con le spranghe alcuni agenti in borghese a Boscoreale in un luogo lontano dal teatro degli scontri
NAPOLI Sale la tensione per la discarica di Terzigno nel Napoletano. C'è stata un'aggressione alla polizia alle 2,40 di questa mattina a Boscoreale. Un agguato in piena regola cui ha reagito subito il ministro degli Interni Roberto Maroni: «Ci sono stati atti di vera e propria violenza nei confronti delle forze dell’ordine e questo non è più accettabile. Attaccarli di notte a sprangate e a sassate mi sembra non sia degno di un confronto duro ma responsabile. Invito tutti a deporre le armi, altrimenti credo che sarà necessario intervenire in modo più duro di quanto non si sia fatto finora».
Una pattuglia di agenti e un'auto della Digos sono state accerchiate da alcune persone in sella a motorini; i teppisti erano erano armati di spranghe di ferro. I poliziotti aggrediti erano in borghese e le auto prive di contrassegno. L’aggressione si è verificata nel centro di Boscoreale, lontano dalla rotonda "Panoramica", teatro di scontri nell’ultima settimana: è stato cioè un agguato in piena regola.
Gli agenti che erano a bordo di auto civili stavano percorrendo via Carotenuto, quando sono stati bloccati dai teppisti giunti dalle strade laterali. Le due auto della polizia sono state danneggiate e un agente è rimasto ferito ad un occhio, colpito dalle schegge di vetro del parabrezza. Il poliziotto è stato medicato presso l’ospedale napoletano ’"Vecchio Pellegrini" ed è stato giudicato guaribile in dieci giorni. Tre persone sono state fermate dagli agenti della Digos di Napoli: hanno 18, 22 e 24 anni, sono incensurati e sono tutti della zona vesuviana. I reati contestati sono: lesioni dolose, resistenza a pubblico ufficiale, porto e detenzione di materiale esplodente. Il poliziotto guarirà in dieci giorni. Questa notte alla discarica di Terzigno non si èsversato. Ieri, dopo gli scontri e le tensioni dell’altra notte, erano stati arrestati due ventenni, un ragazzo e una ragazza, che oggi saranno processati per direttissima, e sequestrati molotov e passamontagna.
Menomale che c'e' la jervolino che ha trovato il sistema per smaltire i rifiuti: "AFFIDIAMOCI A DIO" Ma mi chiedo, in tanti anni di premiata ditta bassolino & jervolino nessuno ha mai protestato, ne' per la nettezza sparsa in strada, ne' per le discariche, adesso che c'e' questo governo ODIATO da tutti i pressappochisti camorra compresa che non vogliono ne' cambiare ne' migliorare........sono tutti in piazza a protestare, sono perplessa ed incuriosita per cercare di capire i due pesi e le due misure! Sono cose alquanto strane!! Sono tutti bravi adesso, all'aquila tutti protestano e dicono che non e' stato fatto nulla e che i media mistificano, mentre in umbria ed irpinia dove vivono nei containers tutti tacciono ed anche qui mi pongo le stesse domande! Ely