In questa notte nuda di parole
come un angelo cancelli il mio dolore
nella grazia tremante del tuo sguardo.
Anche se questo esilio mi apparterrà per sempre
la tua dolcezza è un’anima,
un lampo acceso nel destino,
una carezza deposta nel mio cuore
più forte del vento solitario
che vi respira dentro.
Lo so che un’ombra ci separa,
che questa luce è fragile
come certi lucignoli che scuote
la brezza leggera d’autunno,
ma il tuo sorriso forse l’ha scritto Dio
nel mio destino.
Novembre
dove una mano stringe le altalene
e uno sguardo si nasconde
e spia la nostra gioia
di poche ore
quando lanciamo una promessa
nel destino
che accarezza la fronte
e ci disperde
tra le ombre nude d’autunno.