
Da quando esiste, l’uomo si è caratterizzato come animale sociale, a nessuno infatti piace fare l’eremita sulla montagna (nemmeno ai solitari). Da sempre viviamo raggruppati in villaggi, che nel corso del tempo si sono trasformati in paesi, città, metropoli. Oggi, nell’attuale società di massa occidentale, c’è un problema non più trascurabile che s’impone alla nostra attenzione con grande urgenza: come possiamo evitare le enormi resse natalizie?
Non c’è bisogno di essere agorafobici per sentirsi toccati dalla questione, che ormai riguarda tutti, non solo chi vive nelle città. Le strade, nella settimana che precede e conduce al 25, sono diventate una trincea immobile, nelle zone pedonali ricche di negozi si accalcano persone su persone a formare un indistinguibile muro umano e perfino nei supermercati le code sono interminabili e il cibo arriva a scarseggiare… ma che altro fare quando arriva questo momento dell’anno?
Alcuni di noi hanno risolto la cosa generando un’allergia per la festa invernale per eccellenza e cercano riparo in paesi lontani dalla cristianità. Altri invece preferiscono passare gli ultimi giorni dell’anno in luoghi caldi e soleggiati, lontani dal tipico immaginario tutto neve e addobbi. Altri ancora si chiudono in casa, si danno malati e non aprono la porta a nessuno, negandosi al mondo.
Se non appartenete a nessuna di queste categorie o proprio non riuscite a dimenticare il legame con il resto del cosiddetto mondo “normale”, ma continuate a essere convinti che le feste siano un pazzo e illogico coacervo di caos e confusione, tutto quello che potete fare è seguire la nostra piccola guida (e sperare che questi giorni passino presto).
Innanzitutto, se potete, fate i vostri acquisti natalizi entro la prima decade di dicembre. Da quel momento in poi, infatti, inizia a circolare una figura altrimenti improbabile nel resto dell’anno (al di fuori del periodo dei saldi) denominata homo commercialis.
Gli individui di detta razza, indistintamente maschi o femmine, usano infatti ritrovarsi nelle zone commerciali, attirati gli uni dagli altri come pezzi di ferro da un’enorme e potentissima calamita. Non avrete difficoltà a vederne a frotte in quei luoghi chiamati centri commerciali, loro territorio di caccia prediletto, dove potrete osservarne il comportamento insensato, nervoso e isterico. Se avrete la curiosità di guardare da vicino potrete vederli girovagare nei parcheggi alla guida delle loro auto per ore in cerca di un posto, oppure entrare e uscire furiosamente di negozio in negozio, calpestando i loro simili in una furia che non ha eguali in natura.
Altro luogo da evitare soprattutto nei giorni cruciali delle feste natalizie, sono i cinema. In quelle che durante l’anno sono grandi sale scarsamente popolate dove si usa godere di un prodotto culturale, si consuma uno dei più grandi delitti della storia umana: il cinepanettone.
Se il coraggio non vi difetta, potete tentare di entrare in uno di questi cinematografi. Già dall’ingresso potete capire che c’è qualcosa di anomalo, non notate la solita desolazione, al contrario c’è gente, molta gente. Se durante l’anno camminando nell’atrio potete sentire il rumore dei vostri passi riecheggiare, sotto Natale non riuscirete nemmeno a sentire cosa pensate, tanto i vostri pensieri sono sovrastati dalle chiacchiere delle persone che vi circondano stritolandovi in un flusso di andirivieni, tra chi esce e chi entra.
I cassieri si trasformano in figure mitologiche, che non difficilmente si riuscirà a vedere di persona tanto diventano irraggiungibili. E se vi è dato la ventura di ottenere un biglietto (non entrando nel merito della posizione assegnata) dovrete allora chiamare a voi tutte le vostre energie e la vostra pazienza. Potete essere certi infatti che non avrete alcuna possibilità di vedere il film, ma piuttosto assisterete a una sequenza di battute e discorsi tanto fuori luogo quanto strillati, accompagnati dal costante rumore di mascelle in azione, intente a sgranocchiare quintali di pop corn e patatine.
Allo stesso modo, vi consigliamo caldamente di tenervi lontano da tutte quelle zone del pianeta in cui durante il resto dell’anno è possibile fare sci. In questa stagione, infatti, le masse sembrano subire l’irresistibile fascino della neve e accorrono, riempiendo le valli come fiumi in piena. Se non volete spendere una buona porzione del vostro sudato stipendio per ritrovarvi ad attendere l’esito di una infinita fila semplicemente per prendere uno skilift, o se più prendere parte a una sorta di slalom gigante con persone al posto dei paletti, vi fa temere per la vostra incolumità, lasciate perdere la montagna. Non che trovare posto in albergo giù a valle possa essere considerate impresa meno temeraria, vista la difficoltà di reperire anche solo una poltrona per appisolarsi per non parlare delle irraggiungibili e improbabili tariffe.
Insomma, siamo sicuri, che desistere dal partecipare a queste affollate maratone di resistenza umana renderà sicuramente il vostro Natale e il vostro umore molto più appropriati alla ricorrenza della nascita di Gesù.