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De: MOTHERSIXTEN (Mensaje original) |
Enviado: 05/01/2011 17:28 |
Il 6 gennaio è la festa della befana, e ogni anno scopriamo insieme le sue origini, la sua storia, e come viene festeggiata in Italia e in altre parti del mondo. La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte, col cappello alla romana, viva viva la Befana …. così recita la filastrocca che cantano i bambini il giorno della befana. La Befana è nell’immaginario collettivo una vecchietta che nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, sopra una scopa, passa sopra i tetti e calandosi dai camini riempie le calze lasciate appese dai bambini, di doni, caramelle e dolciumi di ogni tipo.
La sua origine si perde nella notte dei tempi, discende da tradizioni magiche precristiane e, nella cultura popolare, si fonde con elementi folcloristici e cristiani: la Befana porta i doni in ricordo di quelli offerti a Gesù Bambino dai Magi. Secondo la leggenda, i Re Magi, diretti a Betlemme per portare i doni a Gesù Bambino, non riuscendo a trovare la strada, chiesero informazioni a una vecchia. Nonostante le loro insistenze, affinché li seguisse per far visita al piccolo, la donna non uscì di casa per accompagnarli. In seguito, pentitasi di non essere andata con loro, dopo aver preparato un cesto di dolci, uscì di casa e si mise a cercarli, senza riuscirci. Così si fermò a ogni casa che trovava lungo il cammino, donando dolciumi ai bambini che incontrava, nella speranza che uno di essi fosse il piccolo Gesù. Da allora girerebbe per il mondo, facendo regali a tutti i bambini, per farsi perdonare.
La Befana
Stasera il bambino non vuole dormire gli han detto domani verrà la Befana coperta di tempo pesante di doni verrà a premiare fra tutti i più buoni. Stasera il bambino non vuole dormire inizia un'attesa comincia a soffrire Lucio Pisani
Il Mistero della Befana -
Vecchia, dev'esser vecchia per davvero. sono duemila anni che cammina. Proprio non so come faccia la vecchina a portare con sé un negozio intero. Dentro quel sacco ce ne son di cose: trombe. trenini. bambole e pistole, palle e fucili. quanti se ne vuole. Son faccende. a dir poco, misteriose. Come scenda. ad esempio. negli oscuri e stretti fori dei camini e vada per monti e valli, lungo la sua strada e nessuno dimentichi o trascuri Massimo Grillanti
La befana
All'alba gioiosi gridi di fronte a tutti i bei doni che stanotte, attraverso miriadi d'astri e di costellazioni, ha portato sul dorso la buona Befana: il cavallo, il trenino elettrico, il missile atomico, la bambola che fa l'inchino.. Mentre i Re Magi offrono i loro regali al Bambino Gesù, voi sgranate i grandi occhi d'oro nel vastissimo mattino blu. Giuseppe Porto
Viva Pasqua Epifania Da lontano siam venuti per cantarvi la pasquella, colla cetra e coi liuti per lucrar la mortadella, viva Pasqua Epifania e la buona compagnia. Su levatevi, messere, e donateci un bicchiere di buon vin, che l'estro mova per cantare, e quattro uova su donateci, e abbondanti lodi avrete dai cantanti: viva Pasqua Epifania e la Buona compagnia. Valentina Galli
BUONA EPIFANIA Annamaria
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Prima versione
La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte con le toppe alla sottana: Viva, viva la Befana!
Seconda versione
La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte col vestito alla romana: Viva viva la Befana!
Terza versione
La befana vien di notte con le scarpe tutte rotte col cappello alla romana: Viva viva la Befana!
Quarta versione
La befana vien di notte con le scarpe tutte rotte porta un sacco pien di doni da regalare ai bimbi buoni
Quinta versione
La befana vien di notte con le scarpe tutte rotte, con la scopa di saggina: viva viva la nonnina!
Sesta versione
La befana vien di notte con le scarpe tutte rotte, se ne compra un altro paio con la penna e il calamaio.
Settima versione
La befana vien di notte con le scarpe tutte rotte viene e bussa alla tua porta sai tu dirmi che ti porta?
Ottava versione
La befana vien di notte con le scarpe tutte rotte; viene, bussa e scappa via, la befana è mamma mia.
Nona versione
La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte il suo sacco è pien di toppe e le ossa ha tutte rotte.
Decima versione
La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte, il vestito trulla là, la Befana: "Eccomi quà!!!"
Undicesima versione
La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte, con la gerla sulle spalle e le calze rosse e gialle.
Dodicesima versione
La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte, s'è scucita la sottana: viva, viva la Befana!
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DAL DIARIO DELLA BEFANA.....
Dopo la scorazzata di ieri sera'....sono un po' depressa e ho deciso di lasciare la carriera. Ci sono pochi camini da infilare la calzetta e con tutte quelle antenne mi si aggrovigliava la sottana.....Almeno Babbo Natale ha le sue renne, ma per le befane sopra quella scopa a sfidare il freddo...proprio non conviene piu'!!....., tanto i bambini oggi, sono poi cosi' esigenti e di cioccolate e caramelle ne mangiano tutti i giorni e vogliono ben altro....
Ciaooooo.......le feste sono finite....andate in pace.......e noi torniamo al "lavoro usato".
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De: clicy21 |
Enviado: 06/01/2011 10:40 |
stanotte ho scaldato i motori, ho provato le luci, ho controllato i freni, ho fatto ora sì ora no, ora sì ora no con le frecce, era tutto okay......sono partita e..........mi e' venuta addosso una strega che non aveva controllato i freni .......................................
streghe incoscienti!!!!!!!! non si fa cosi'
Vabbe'
so' rimasta a terra a controllare i danni, sì perche' quella strega correva maremma!
adesso devo aspettar l'anno prossimo, ma l'anno nuovo nessuna strega mi freghera', mettero' il turbo ed installero' dei respingenti di lunga gittata
Allora cara Annamaria, mi e' andata bene stanotte!!! E poi faceva freddo!
Ely
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LA BEFANA
Con la fine dellanno solare, il ciclo dei festeggiamenti non si conclude fino al 6 gennaio, il giorno dellEpifania, che nella saggezza popolare "tutte le feste porta via". Il termine "Epifania", di origine greca, che significa "manifestazione" sottinteso della divinità, è stato utilizzato dalla tradizione cristiana per designare la prima manifestazione della divinità di Gesù Cristo, avvenuta in presenza dei re Magi. Nella tradizione popolare però il termine Epifania, storpiato in Befana, ha assunto un significato diverso, andando a designare la figura di una vecchina particolare. Come abbiamo avuto modo di vedere per le altre tradizioni italiane che si svolgono in tutto larco dellanno, molte nostre festività hanno unorigine rurale, affondando le loro radici nel nostro passato agricolo. Così è anche per la Befana. Anticamente, infatti, la dodicesima notte dopo il Natale, ossia dopo il solstizio invernale, si celebrava la morte e la rinascita della natura, attraverso la figura pagana di Madre Natura. La notte del 6 gennaio, infatti, Madre Natura, stanca per aver donato tutte le sue energie durante lanno, appariva sotto forma di una vecchia e benevola strega, che volava per i cieli con una scopa. Oramai secca, Madre Natura era pronta ad essere bruciata come un ramo, per far sì che potesse rinascere dalle ceneri come giovinetta Natura, una luna nuova. Prima di perire però, la vecchina passava a distribuire doni e dolci a tutti, in modo da piantare i semi che sarebbero nati durante lanno successivo. In molte regioni italiane infatti, in questo periodo, si eseguono diversi riti purificatori simili a quelli del Carnevale, in cui si scaccia il maligno dai campi grazie a pentoloni che fanno gran chiasso o si accendono imponenti fuochi, o addirittura in alcune regioni si costruiscono dei fantocci di paglia a forma di vecchia, che vengono bruciati durante la notte tra il 5 ed il 6 gennaio.
La Befana coincide quindi, in certe tradizioni, con la rappresentazione femminile dellanno vecchio, pronta a sacrificarsi per far rinascere un nuovo periodo di prosperità. Questa festa ha però assunto nel tempo, anche un significato lievemente diverso. Nella cultura italiana attuale, la Befana non è tanto vista come la simbolizzazione di un periodo di tempo ormai scaduto, quanto piuttosto come una sorta di Nonna buona che premia o punisce i bambini. Festività sentita, fino a qualche decennio fa, molto più del Natale, la Befana, rispetto a Babbo Natale, ha il potere educativo di punire i bambini cattivi in maniera evidente. Alla vigilia del 6 gennaio infatti i bambini appendono le loro calze di lana al camino, o alle finestre, aspettando trepidanti il giudizio della Befana. La calza di lana non è un indumento casuale, ma simboleggia la protezione indispensabile dal freddo invernale, un aspetto fondamentale nella vita dei contadini. I bambini buoni riceveranno ottimi dolcetti e qualche regalino, ma quelli cattivi solo il temutissimo carbone, che simboleggia le malefatte dellanno passato. Il potere psicologico della Befana sui bambini è quindi molto forte ed i suoi aspetti pedagogici non vanno di certo trascurati. Nonostante il suo aspetto severo e spaventoso questa vecchia strega però è adorata dai bimbi, che nellattesa del suo arrivo recitano la poesia:
La Befana vien di Notte Con le scarpe tutte rotte Il cappello alla Romana Viva! Viva! La Befana!
In alcune regioni, come il Lazio, la Befana è una figura molto importante ed intorno alla sua festa si svolgono importanti fiere culinarie, ma è anche lultimo giorno di vera festa, lultimo in cui si tiene lalbero di Natale a casa. Addirittura, in molte regioni dItalia, cè lusanza, anche tra gli adulti, di scambiarsi dei regali più modesti rispetto a quelli del 25 dicembre, oppure, soprattutto tra innamorati, cioccolatini e caramelle.
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