Diceva Schiller che un uomo e' un vero uomo soltanto se sa liberarsi dalla catena del lavoro e ritemprarsi sapendo godere dei beni spirituali.
Penso, comunque, che ci voglia un punto d'incontro perche' non si puo' essere tanto idealisti da rifiutare completamente le esigenze materiali che possono anche non essere l'essenza della vita, ma che ne sono sempre il presupposto.
Non si puo' negare all'uomo l'esigenza di quelle cose che alla luce dello spirito possono sembrare meschine e banali,ma senza le quali non ci puo' essere nemmeno vita spirituale.
Un uomo che non agisce viene considerato una larva d'uomo: ma un uomo che esaurisce nell'azione le sue possibilita' senza cercare i motivi profondi, senza cercare una ragione di se stesso, di cio' che sente,di cio' che lo circonda, e' come un'automa che si fa deliberatamente schiavo del cuo corpo e della volonta' degli altri.
Insomma piu' che liberarsi dalla catena del lavoro ci vorrebbe un giusto mezzo che porti a ritembrare attraverso esso anche lo spirito....
BUON WEEK END
Annamaria