Il tesoro di San Gennaro
sette secoli in 150 opere

La preziosa collezione con le opere d'arte e i gioielli dedicati al Santo Patrono viene esposta in una mostra in sei diverse sedi museali nel centro storico

di RENATA CARAGLIANO

San Gennaro mette in scena la sua preziosa collezione d’arte. Più di 150 opere del tesoro del santo patrono di Napoli vengono esposte nella grande mostra “Le Meraviglie del Tesoro di San Gennaro. Le pietre della Devozione” in sei diverse sedi museali del centro storico. Un itinerario tra importanti dipinti del sei e settecento, preziosi manufatti in oro e argento, alcuni poco noti perché custoditi nei caveau del Banco di Napoli, per documentare oltre sette secoli di donazioni di papi, imperatori, re, uomini illustri e persone comuni, al santo che conta più venticinque milioni di devoti nel mondo.

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L’evento che apre oggi 9 aprile al pubblico, è organizzato dal Museo del Tesoro di San Gennaro con la Sovrintendenza del Polo Museale di Napoli, l’alto Patronato del Capo dello Stato e della Presidenza del Senato (fino al 12 giugno, info 081 24 49 80, il biglietto integrato Arte» card consentirà l’accesso alla mostra).

Il Museo del Tesoro di San Gennaro, la Real Cappella di San Gennaro, il Duomo, il Complesso dei Girolamini, l’Archivio storico del Banco di Napoli e il Museo diocesano sono i luoghi scelti per ospitare i capolavori di San Gennaro. Per lo spostamento delle opere sono state adottate straordinarie misure di sicurezza con mezzi blindati e guardie armate. I sistemi di controllo delle opere all’interno degli spazi espositivi sono sofisticatissimi. L’area mostra del centro verrà vigilata 24 ore su 24 dagli elicotteri dei carabinieri.

Il patrimonio di San Gennaro ammonta a quasi 22.000 pezzi e vanta un primato su tutti: è più prezioso di quello dei reali d’Inghilterra. Inoltre, per merito dell’antica istituzione della Deputazione della Real Cappella di San Gennaro, nata per un voto della città nel 1527, è l’unico tesoro al mondo rimasto intatto, non avendo mai subito spoliazioni, né finanziato guerre, né subito furti. Lo stesso Napoleone, noto più per le sue razzie d’arte, fece dono a San Gennaro, tramite il cognato, Gioacchino Murat nel 1808, di un ostensorio di superba bellezza. Questo pezzo insieme ad altri nove rappresenta le “10 meraviglie” di proprietà di San Gennaro, tutte esposte al Museo del Tesoro insieme al busto del santo, dono di Carlo d’Angiò.

Tra i cosiddetti 10 “Top Lots”, spicca una collana del 1679, tra le più preziose al mondo, con 13 maglie di oro massiccio, 700 diamanti, 276 rubini e 92 smeraldi e una mitra in oro e argento con circa 3000 diamanti, 190 smeraldi e 170 rubini, entrambe commissionate dalla Deputazione. Nella Real Cappella verrà esposto senza il cristallo di protezione il paliotto d’argento dell’argentiere Vinaccia, che narra la storia del recupero delle reliquie di San Gennaro da Montevergine, mentre i 54 busti d’argento che nei secoli le congregazioni hanno regalato al santo protettore si vedranno al Museo diocesano. E come se non bastasse, dopo oltre cento anni, l’antica porta del Duomo verrà riaperta.