|
Come è stato il tuo primissimo appuntamento? |
|
|
Primer
Anterior
2 a 6 de 6
Siguiente
Último
|
|
Ero una ragazzina, 13 o 14 anni; tutte le mattina partivo da casa e percorrevo circa 500 metri per andare a prendere il filobus che mi avrebbe portata a scuola. Erano gli anni '60, c'era l'immigrazione di massa di lavoratori dal Sud chiamati dalla Fiat. Si guardava con molta diffidenza questa povera gente con usi, costumi, abitudini e parlata tanto diverse dalle nostre. I cantieri per le nuove abitazioni sorgevano come funghi e sul mio tragitto ce n'era uno. Un muratore, a me pareva tanto grande, col senno di poi avrà avuto 16 o 17 anni, ogni volta che passavo mi salutava, finchè una sera, mi aspettò alla fermata e mi chiese dove andavo la domenica. Io andavo in Chiesa alla benedizione pomeridiana ed ingenuamente glielo dissi. Lui allora affermò: "Domenica ti vengo a prendere e ti accompagno a casa". Senza rispondere sono scappata via, non ho dormito per una settimana, ero terrorizzata perchè non osavo dirlo ai miei che mi avrebbero sgridata per aver parlato con uno sconosciuto, lo sapevano solo le mie due amiche più care. La domenica non stavo bene, tremavo tutta, dopo la benedizione non volevo uscire di Chiesa e..... lui non c'era, e non l'ho mai più visto. |
|
|
|
S'era bambini alla Marina di Levante:Io,nel bel mezzo dei ruggenti anni sessanta,con caschetto perfetto,lei,magra come uno stecco di gelato,bianca bianca con grandi occhi blu e i capelli biondi dritti come spaghi.Una passeggiata per mano,due sorrisi,due risate,un castello di sabbia da innalzare prima dell'alta marea.Eppure non ho mai più vissuto tanta tenera,innocente poesia. |
|
|
|
De: haiku04 |
Enviado: 17/12/2010 20:10 |
Mi piaceva un ragazzino vicino di casa, mi aveva sempre trattata con sufficienza perchè lui aveva 3 anni più di me, mentre io sognavo di sposarlo! Finchè un pomeriggio mi ha avvicinata e un po' brusco mi ha chiesto se andavo con lui a pattinare. Ho accettato con tanta emozione, e infatti non so più quanti capitomboli ho fatto quel pomeriggio, mi pareva un sogno! E' iniziata così una dolce storiella che è durata circa 2 anni, finchè suo padre, militare, venne trasferito in Trentino. E' stato un periodo bellissimo, era un ragazzino tenero e molto affettuoso, e ancora oggi, ogni volta in cui vedo un pattino, ritorno al quel mio primo appuntamento, e alla nostalgia di quel primo, indimenticabile batticuore... |
|
|
|
"Lui"...Giuliano, viveva in una fattoria situata a lato della pineta che sovrastava il paesello dei nonni...dove trascorrevamo le vacanze estive...Ogni giorno veniva al paese a fare compere per i genitori...sembrava un rituale...tutte le mattine,alla stessa ora il solito suono di clacson...Era lui...ed io,con il cuore che mi batteva forte in gola,lasciavo la colazione per correre alla finestra...Bè,più di una volta mi aveva visto sporgermi a quella finestra e sicuramente anche "lui" aveva sentito il battito del mio cuore...Dopo qualche tempo si presentò a casa chiedendo ai miei nonni se poteva portarmi al cinema del paese (aperto solo al sabato)...Andai con Giuliano al cinema...non ci crederete ma...il film non lo vidi proprio talmente ero occupata a guardare il suo stupendo profilo.In quella estate non ci siamo scambiati neppure un bacio ma era tutto così meraviglioso...Ho un ricordo bellissimo di lui e sono sicura che se non fossi stata di Firenze forse le cose sarebbero andate diversamente...Sò che ha due figli...ha divorziato dalla moglie e convive con un'altra signora ma...se incontra qualcuno dei miei parenti,chiede di me e mi fà i suoi saluti...come faccio io del resto...Gran bel ricordo... |
|
|
|
Avevo 14 anni e lui 17. Si chiamava Sandro. Era un amico di un mio amico d'infanzia.
Fu proprio quest'amico che mi disse che Sandro ... non sapeva come dirmelo, che gli piacevo tanto! Era timidissimo. Ed io ero imbarazzata dopo questa notizia.
Faceco caso che Sandro stava spesso sotto casa mia, imbarazzatissimo.
Poi, dopo un pò di giorni che lo vedevo, mi fermò, prese il coraggio a due mani e mi invitò a fare una passeggiata in un parco vicino casa che era ed è particolarissimo, perchè senbra un bosco incantato, lontano dai palazzi e pieno di sentieri. Accettai. E mentre passeggiavamo mi disse che lui per me non provava affatto amicizia, ma qualcosa di più!
Che tenerezza mi fece! Era diventato rosso in viso e parlava a fatica. Con quel suo accento piemontese...
(Si era trasferito a Roma da qualche mese con la famiglia)
Poi mi abbracciò e mi dette un bacio sulla guancia !
Mi pare ancora di rivedere la scena !
Bei tempi di baldoria, dolce felicità fatta di niente!
Brindisi coi bicchieri colmi d'acqua ... (diceva una vecchia canzone ...!)
|
|
|
Primer
Anterior
2 a 6 de 6
Siguiente
Último
|