Nato a Novara il 4 dicembre 1886 - Morto il 1° marzo 1963 a Torino Grande pittore del 900 italiano.
Il desiderio di una pittura non confinata nei musei, avulsa dai vecchiumi , lo spinge verso un gruppo di artisti e amatori d'arte che lavorano
per rendere quotidiana ogni immagine artistica . Nel 1911 scrive " Vorrei saper proclamare la dolcezza di fissare sulla tela
le anime estatiche e ferme, le cose immobili e mute, gli sguardi lunghi , i pensieri profondi e limpidi, la vita di gioia e non di vertigine, la vita di dolore e non di affanno " .
Negli anni Venti il suo stile continua ad evolversi : ispirandosi ai grandi del Quattrocento Italiano , come Mantegna e Raffaello, dipingendo opere di
grande limpidezza e misura, nelle quali affiora l'immobilità tipica di Piero della Francesca, decisamente antidecadenti.
Nel 1933 inizia una collaborazione con il Maggio Fiorentino come scenografo e costumista continuando sempre a lavorare
per il Teatro dell'Opera di Roma e per la Scala di Milano, mentre il suo lavoro subisce un'ulteriore evoluzione assumendo
una compostezza nitida e straniata che viene definita 'realistico-metafisica'.... il colore si arricchisce di tonalità più calde e contrastate.
Nel 1935 ospita nel proprio studio di Torino la Collettiva di Arte Astratta Italiana, alla quale partecipano tra gli altri Fontana, Melotti e Licini.
I riconoscimenti alla sua arte sono molteplici .
Colonna sonora : J . S. Bach Chaconne per solo violino parte 12