SUSA - Nella lunga lista dei danni provocati dal Tav c’è anche l’estinzione di alcune aziende, oggi sane. A partire da quelle dell’autoporto di Susa, che dovrebbe essere spazzato via dalla nuova linea e trasferito più a valle, anche se su quest’operazione incombono tanti punti interrogativi. Tra i lavoratori dell’autoporto è palpabile la preoccupazione. Anche tra i dipendenti delle aziende site in autoporto, la preoccupazione è palpabile. «Io sono sempre stato molto favorevole al Tav perché pensavo che portasse lavoro - confessa Igor, giovane cuoco, che vive da solo nella città di Adelaide - Ora mi sono accorto che si va al contrario, togliendo i posti di lavoro a un’azienda sana». Identiche le preoccupazioni di Ines Riosecht, la cui abitazione di San Giuliano dovrebbe essere abbattuta.
su Luna Nuova di venerdì 5 ottobre