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Bastonata finanziaria
Marco Cedolin
E’ oltremodo difficile riuscire a trovare le parole giuste, per commentare la nuova manovra finanziaria, dettata dalla BCE e dai “mercati”, imposta dal presidente Napolitano e redatta dal passacarte Tremonti. Non solamente perché detta manovra, raddoppiata nelle ultime ore fino a raggiungere i 79 miliardi di euro, somiglia ad un marasma di tagli ed aggravi fiscali portati alla rinfusa, senza logica né senso, ma anche perché, pur facendo appello a tutta la buona volontà possibile, diventa davvero difficile comprendere come un cavallo stramazzato a terra per l’inedia, dopo una settimana di digiuno, possa venire “rimesso in piedi” solamente a furia di bastonate e nuove prospettive di digiuno. A venire colpiti dalla scure dei “sacrifici” saranno gli italiani tutti, in misura inversamente proporzionale al loro reddito. Introduzione dei ticket sanitari, tagli di tutte le agevolazioni fiscali per le famiglie, incremento di oltre un punto percentuale della pressione fiscale, una tassa di 200 euro perfino sui ricorsi al giudice del lavoro per vertenze riguardo a licenziamenti e mobbing, mentre a salvarsi dalla mannaia sembrano essere stati solo gli avvocati che hanno fatto valere il proprio peso specifico. Il tutto in un paese dove la disoccupazione, la sottoccupazione e il precariato dilagano ormai senza controllo…..
Dove questa estate riuscirà ad andare in vacanza un italiano su cinque, per un periodo che non supera la settimana, dove sempre più famiglie, un tempo dal tenore di vita medio, arrancano sotto o accanto alla soglia di povertà, dove i giovani escono dalla scuola già deprivati di qualsiasi prospettiva occupazionale, dove trentenni e quarantenni non arriveranno mai a prendere una pensione che consenta il sostentamento, dove il potere di acquisto dei salari è da almeno un decennio in caduta libera, dove le lacrime sono finite da tempo e il sangue in circolazione è ormai solo quello di “rapa”.
Ad un paese in ginocchio, quantunque inebetito e privo di reazione, questi signori in giacca e cravatta alle dipendenze di Bruxelles, vengono a chiedere sacrifici esemplari, nel nome della coesione sociale, della salute dei mercati finanziari, della gioia delle agenzie di rating, degli equilibri bancari, della stabilità dell’euro e di un’infinita sequela di altre idiozie con le quali mi rifiuto di sporcare la pagina.
Se fosse un film di fantascienza, varrebbe la pena di vederlo, almeno per scoprire come va a finire. Trattandosi purtroppo della realtà, non si può evitare di restare allibiti e domandarsi quale possa essere il grado di sopportazione di una massa d’individui, costretta a sovvenzionare la mano che li bastona, affinché possa continuare a bastonarli sempre di più e sempre più in fretta. Sicuramente molto alto, ma quanto alto?
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Che si puo' dire?....
Se non che siamo impotenti e costretti a subire
il tutto in nome ( a loro dire) del bene del paese!!.....
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Ormai mezzo secolo fa ero ancora bimbo,ma già sapevo che caricando troppo un gioco a molla,questa si rompeva.Molti di coloro che hanno elaborato la finanziaria sono più grandi di me e si sono dimenticati del tutto di questo ricordo infantile...chiedere soltanto senza dare nulla porta alla rottura.
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Un mio amico farmacista mi ha detto che già ora, i pensionati con la minima, quando devono pagare un medicinali ci rinunciano!!! Siamo all'OMICIDIO DI STATO!!!
AFFAMARE I POVERI, ECCO LA MANOVRA!!!!
Sono 4 milioni i pensionati che prendono 500 euro al mese; 6 milioni quelli che ne prendono 700 e 6 milioni quelli che ne prendono 1300". Gli anziani sono in sofferenza e con i tagli ai servizi degli enti locali la situazione è diventata pesantissima e la stangata economica non farà che peggiorare le cose per gli effetti negativi sui consumi e sul ciclo economico che ha bisogno di stimolo della domanda. Recuperare risorse dai redditi alti, dagli sprechi e dal sistema tangenti, solo questo avrebbe prodotto una finanziaria per mettere in pareggio il bilancio dello stato! Non è possibile che vengano chiesti sacrifici sempre alle pensioni medio basse, che peraltro potrebbero far girare i consumi, e mai ai redditi alti. Colpire le pensioni d'oro, quelle da 5 mila euro in su e non tagliare la sanità, misura che costringerà le regioni a reintrodurre il ticket. Queste sono considerazioni e dati comunicati dal sindacato dei pensionati, S.P.I., Quattro Milioni di pensionati che prendono 500 Euri al mese: dovranno fare i conti con i ticket e i tagli al welfare che sarà devastante per la loro condizione sociale già provata dalla crisi economica! Questo è il dato più allarmante, con voce alta, abbiamo il dovere di denunciare la ignobile tassazione che colpisce ceti che avrebbero bisogno di sostegno. Una violenza inaudita, stupro a ceti deboli che la chiamato: "Manovra Economica"!
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Manovra: benzina, tutto quello che non sappiamo sulle accise
18/07/2011
La manovra economica approvata venerdì scorso prevede,
tra le tante cose, rincari sul carburante. Il decreto conferma in pianta
stabile le accise introdotte quest'anno per il finanziamento della
cultura e per far fronte all'emergenza degli immigrati.
Ma cosa sono le esattamente accise? L'accisa è un
tipo di imposta sui consumi, che si distingue dall'Iva per il fatto di
essere proporzionale non al valore, ma alla quantità (per la benzina, ad
esempio, un tot fisso al litro). Oltre ai carburanti, viene applicata
al gas, all'energia elettrica, agli alcolici e ai tabacchi. Le accise
pesano per più di un terzo sul costo del carburante (le parti restanti
che paghiamo sono dovute al costo vero e proprio della benzina e
all'iva) e sono composte in buona parte da imposte di scopo,
introdotte dai vari governi per raggiungere determinati obiettivi. Ma
nonostante molti di questi problemi siano ormai risolti o del tutto
superati, le accise a loro collegate rimangono.
Ecco cosa paghiamo, in questo momento, tra le altre cose, ogni volta che acquistiamo un litro di benzina:
- 0,001 euro per la guerra di Abissinia del 1935;
- 0,007 euro per la crisi di Suez del 1956;
- 0,005 euro per il disastro del Vajont del 1963;
- 0,005 euro per l’alluvione di Firenze del 1966;
- 0,005 euro per il terremoto del Belice del 1968;
- 0,051 euro per il terremoto del Friuli del 1976;
- 0,039 euro per il terremoto dell’Irpinia del 1980;
- 0,106 euro per la missione in Libano del 1983;
- 0,011 euro per la missione in Bosnia del 1996;
- 0,020 euro per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004;
- da 0,0071 a 0,0055 euro per il finanziamento alla cultura nel 2011;
- 0,040 euro per far fronte all'emergenza immigrati dovuta alla crisi libica del 2011.
Il tutto per un totale di 0,26 euro, a cui dobbiamo sommare le
altre tasse. A partire dal primo gennaio 2012, le accise saranno pari a
0.5716 Euro/Litro per la benzina e 0.4306 per il gasolio. A decorrere
dal 1 gennaio 2014, caleranno a quota 0.5695 €/l e 0.4285 €/l.
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De: haiku04 |
Enviado: 18/07/2011 23:26 |
Toccare la sanità è davvero un delitto, un grave delitto, e riguardo alle accise ho da sempre il dente avvelenato... non solo non vengono abolite quando decade la necessità, ma sono pure tassate, cioè tassa su tassa, e ora si decide pure di aumentarle! Non so dove andremo a finire, sono molto amareggiata, ed è inutile dire che chi piange è sempre la classe meno abbiente: vergogna, basta!!!! |
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Manovra: ritorna l'Irpef sulla prima casa. Ecco quanto si pagherà
20/07/2011
Torna l'Irpef sulla prima casa. è
questa una delle novità meno gradite previste dalla manovra economica:
nonostante nel 2008 fosse stata abolita l'Ici, tra il 2013 e il 2014
torneremo a pagare una tassa per la nostra abitazione principale, che
varierà in base alla rendita catastale.
Il regime attuale, infatti, prevede la deduzione integrale della
rendita catastale dell'unità immobiliare adibita a prima casa e delle
relative pertinenze. La riduzione della deduzione per l'abitazione
principale sarà del 5 per cento nel 2013 e del 20 per cento dal 2014: comporterà, dunque, quando sarà a regime, la tassazione dell'unità abitativa su una base imponibile pari al 20 per cento della rendita catastale. Una stangata che colpirà 24 milioni e 200 mila italiani,
possessori di prima casa, e che assottiglierà l'agevolazione che oggi
ammonta mediamente a 126,8 euro e che costa allo Stato circa 3 miliardi.
Le simulazioni, elaborate dal quotidiano Repubblica,
parlano chiaro. Un proprietario con una casa di 80 metri quadrati,
situata in una zona semicentrale di una grande città, dovrà mettere
sull'imponibile Irpef il 20 per cento dei 1.000 euro della sua rendita
catastale. Ebbene se questo contribuente-tipo ha un reddito annuo di 15
mila euro e una aliquota del 23 per cento dovrà rassegnarsi a pagare 46
euro in più.
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Manovra: pensioni, questi i tagli definitivi sulle rivalutazioni
15/07/2011
Sono passati al Senato gli emendamenti in materia di previdenza previsti dalla Manovra economica. Le modifiche sono poco numerose ma rivestono un'importanza decisiva: dal prossimo anno, ad esempio, ci sarà un mini rinvio delle finestre di uscita che colpirà anche chi matura il diritto con 40 anni di anzianità. Vediamo nel dettaglio le novità sulle pensioni:
- Perequazione automatica: sono stati confermati i
tre scaglioni fino a 1.428, fino a 2.300 e oltre 2.300 euro. Per
ciascuna quota di pensione rientrante in questi scaglioni, viene
confermato il meccanismo di limitazione crescente della perequazione.
Oltre i 2.337 euro viene confermato il blocco totale delle
rivalutazioni;
- speranza di vita: ogni tre anni l'Istat certifica
le speranza di vita e, se queste crescono, automaticamente crescono
anche i requisiti anagrafici per le pensioni di vecchiaia e di
anzianità. Questo sistema entrerà in vigore dal 2013: da tale data ci
sarà una crescita di 3 mesi dei requisiti anagrafici di tutte le
pensioni, di vecchiaia e di anzianità, e con cadenza triennale tali
requisiti potranno ancora crescere;
- contributo di solidarietà: il contributo di
solidarietà è una trattenuta secca che si applica sulle pensioni più
alte. Trova l'unica giustificazione nelle esigenze della finanza
pubblica. Anche qui ci sono tre scaglioni. Fino a 90 mila euro lordi non
si applica alcuna trattenuta; tra 90 e 150 mila euro si applica una
trattenuta del 5 per cento; oltre i 150 mila euro la trattenuta sale al
10 per cento;
- 40 anni di contributi: per chi ha 40 anni di
contributi nel 2012 la pensione slitta di un mese; i mesi salgono a due
per chi matura il diritto nel 2013, e arrivano a tre per le pensioni
maturate a partire dal 2014.
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Commenti:
egregio Marco, condivido in pieno quanto hai scritto,ma come se ne esce? se gli italiani avessero un minimo di palle il paese sarebbe in fiamme e questi signori penzolerebbero dalla forca, purtroppo assistiamo a un paese inebetito, e i nostri giovani, scippati del presente e del futuro non fanno nemmeno lo sforzo di andare a votare, lasciamo perdere le manifestazioni normali,dove ci fanno sfilare come un gregge di pecore, vediamo di trovare soluzioni piu efficaci, possibile che nessuno voglia prendere la testa di questo malcontento per bastonare a dovere questi cani che vanno in tv a prenderci per il culo. saluti pietro
Quello che scrivi tu Marco e` tutto giusto, specialmente quando fai capire che non siamo un Paese libero. La filiera dei burattini ubbidienti ci porta dritti a Bruxelles ed e` proprio qui che casca l'asino, cioe` la nostra indipendenza.
Ma a pensarci bene, perche` mai dovrebbe essere libero un Paese che ha sempre vissuto da cicala? Perche` mai si dovrebbe continuare con questo andazzo di spese folli ben rappresentato da quel noto spot governativo di qualche anno fa in cui l'imbecille con la borsa della spesa stracolma, tra i ringraziamenti di altri imbecilli come lui, ci esortava a comprare di tutto perche` in tal modo "si sarebbe messa in moto l'economia"?
Gli italioti hanno speso cosi` tutti i loro risparmi e, dopo aver ripulito anche il maialetto-salvadanaio, si sono poi indebitati con le banche e con le finanziarie per andare al mare con l'ultimo modello di telefonino.
I pecoroni hanno ubbidito al richiamo delle sirene del consumo ed ora piangono perche` devono fare dei sacrifici. Senza scomodare Gary North che lo va ripetendo da una vita, tutti dovrebbero sapere che nessuna cena e` gratis: se non paghi tu, dovra` per forza pagare qualcun altro per quel che hai mangiato. L'Italia, checche` se ne dica, fa parte dei PIIGS a tutti gli effetti e con tutti i (de)meriti, perche` con il debito al consumo credeva di aver inventato la macchina del tempo con la quale si beava di godere "oggi" quello che si sarebbe potuto permettere solo "domani".
E allora e` giusto e sacrosanto che paghi!
La questione si pone su chi deve pagare.
E qui la tendenza della gente comune e` quella di far pagare le tasse ai "ricchi" per mantenere il "welfare" ai poveri. Ma, guarda caso, siamo in democrazia. Quelli che decidono chi deve pagare sono proprio i rappresentanti del popolo, visto che non ci sono stati (evidenti) brogli elettorali. Per cui ancora una volta i "rulers" che abbiamo al governo sono esattamente quelli voluti dalla maggioranza della gente. Se questi politici da strapazzo decidono di "strapazzare" quelli che non possono evitare la mannaia del fisco, non fanno altro che mettere in pratica la volonta` di chi rappresentano. Punto.
Poiche` questi giri di vite che pesano sui cittadini onesti e laboriosi sono stati sempre messi in pratica da ogni governo, indipendentemente dalla sua colorazione politica, vuol dire che la gente, pur mugugnando per le bastonate, continua ugualmente ad andare a votare, rendendosi in tal modo complice delle azionacce dei loro eletti.
Mi dispiace ma la dura realta` e` questa. Anche se sono coinvolto mio malgrado (non ho mai vissuto da cicala!), francamente devo ammettere che la colpa non puo` essere addossata solo ai piccoli salapuzi come Tremonti, ma per la maggior parte deve essere attribuita a coloro che si ostinano a non capire che e` l'intero sistema che non funziona.
Nonostante il subitaneo dimezzamento delle buste paga dovuto all'euro, la maggioranza delle persone e` ancora convinta che l'Europa ci ha fatto un gran bene e che i 150 anni di unita` nazionale sono stati un periodo cosi` prospero da doversi festeggiare con slancio ed esultanza...
Secondo me degli esseri cosi` sciocchi devono essere puniti severamente, non salvaguardati!
Il guaio e` che per colpa loro ci vado di mezzo anch'io...
Anche se pure io e` giusto che paghi per la mia dabbenaggine di non aver espatriato per tempo.
Amen.
-- Michele
Le voci internazionali che arrivano alle mie orecchie dicono una cosa ben piu' drammatica :
dicono che i banchieri ebraici hanno passato una sentenza definitiva sulla gestione berlusconiana del economia Italiana , e che stanno procededendo ad un colpo di stato .
Ci sono gia dei fatti concreti :
l'inginoocchiamento di B al ordine di attaccare il suo socio Libico , il commissariamento per cui B sta zitto da diversi giorni , dopo che gli hanno detto che comanda Tremonti o l'Italia verra' portata al fallimento e dovra' versare il suo oro .
A questo punto non so cosa puo' evitare il passaggio delle consegne da Forza Italia/Forza Mafia al nuovo potere .