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General: I pinguini sbagliano rotta e sbarcano a Rio
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Respuesta  Mensaje 1 de 3 en el tema 
De: Improvvisa Luce  (Mensaje original) Enviado: 30/08/2011 08:15
Respuesta  Mensaje 1 de 3 en el tema 
De: Irisblu  (Mensaje original)
Enviado: 02/09/2006
14:31

Ricoverati in una clinica, recuperato il peso forma ripartiranno
 
I pinguini sbagliano rotta e sbarcano a Rio 
 
In undici finiscono sulle spiagge calde del Brasile: curati e addestrati per il viaggio in Patagonia
La rotta dei pinguini
RIO GRANDE (Brasile) - L’unico ospite fisso della clinica è Ipirello
, un leone marino trovato ferito su una spiaggia dieci anni fa. E’ anziano, cieco da un occhio e se tornasse in mare non riuscirebbe a sopravvivere. Gli altri animali invece sono qui di passaggio e aspettano con ansia il via libera dei veterinari per rituffarsi nell’Atlantico. Se potessero, alcuni di loro avrebbero storie fantastiche da raccontare. Come gli undici pinguini trovati esausti sulle spiagge di Rio de Janeiro qualche mese fa - dopo un viaggio in mare di migliaia di chilometri - e ora in procinto di tornare a casa, al freddo. Un aereo li ha riportati qui, al Centro di recupero animali marini di Rio Grande. Tra qualche settimana verranno liberati e potranno far ritorno in Patagonia. A nuoto, stavolta. L’ospedale dei pinguini si trova nella città più meridionale del Brasile, al confine con l’Uruguay. A Rio Grande tira vento e fa freddo per buona parte dell’anno. E’ stato il direttore del locale museo oceanografico, Lauro Barcellos, ad avere l’idea della clinica. «Salvare la vita degli animali che finiscono sulle spiagge, anche molto lontano da qui, è la nostra missione. Più si deteriora l’ambiente, più se ne trovano».

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I pinguini, dal ricovero al rilascio clicca su una foto

Siamo a metà strada tra la Patagonia argentina, dove vivono I pinguini della specie chiamata magellanica
, e le spiagge tropicali dove - inspiegabilmente anche per gli scienziati - da qualche anno bagnanti increduli li raccolgono moribondi sul bagnasciuga. Evento ancora più intrigante quando le bestioline decidono di sbarcare a Ipanema e Copacabana, tra surfisti e ragazze in tanga, luoghi che non evocano esattamente il freddo. Fino a poco tempo fa, I pinguini profughi finivano per passare tristemente il resto dei loro giorni negli zoo locali. Ora invece arrivano a Rio Grande in aereo per le cure prima di tornare in mare. «La nostra città è scalo regolare di un aereo militare che da Rio porta uomini e viveri alla base brasiliana in Antartide - spiega Barcellos -. I pinguini viaggiano gratis... Amiamo gli animali, certo, ma il Brasile non sarebbe in grado di permettersi questo lusso».

Dal punto di vista scientifico tutta la vicenda è un’occasione ghiotta. «I pinguini che rimettiamo in mare hanno un anello di identificazione. Noi immaginiamo che da qui tornino nelle loro colonie per la successiva stagione di riproduzione - spiega la oceanologa Andrea Adornes -. Speriamo presto di avere risorse sufficienti per applicare agli animali un minuscolo ricetrasmettitore gps: così saremmo in grado di sapere davvero cosa succede».
Gli studiosi non sanno per quale motivo gruppi di pinguini magellanici si spingono verso l’Equatore in numero crescente. E’ normale che viaggino per distanze considerevoli, dopo la riproduzione, sono una specie migratoria. Ma negli ultimi anni sono stati trovati esemplari addirittura a Bahia e Maceiò, 5-6.000 chilometri dalla Patagonia. Si sospetta che il cambiamento del clima e le mutazioni delle correnti siano tra le cause. Un’altra ipotesi è che sia la pesca intensiva delle sardine al largo delle coste argentine a spingerli verso il Brasile, dove invece questa attività è assai più limitata. «Sappiamo che sono quasi sempre esemplari giovani, quindi inesperti. Forse inseguono branchi di pesci lungo correnti molto forti dalle quali non riescono poi ad uscire - dicono I veterinari -. Arrivano alla fine del viaggio spossati e disidratati, pieni di parassiti, con metà del loro peso normale. Molti muoiono quasi subito dopo aver toccato terra». A Ipanema, l’ultima volta che è avvenuto uno sbarco, un bagnante ha avuto la pessima idea di portare allo zoo un pinguino in un secchio di ghiaccio, pensando di fargli un favore. In realtà I pennuti decidono di abbandonare il mare perché sentono freddo, avendo perso buona parte delle piume che mantengono la loro temperatura corporea attorno ai 39 gradi.
Spesso sono macchiati di petrolio. Se non sono malati hanno solo bisogno di mangiare e riposare, recuperare il peso forma di 5-6 chili.

Quando arrivano in aereo a Rio Grande sono già a metà del recupero. Veterinari specializzati li riabituano gradualmente all’acqua gelata in grandi vasche, fanno loro regolari prelievi di sangue, li pesano tutti I giorni, controllano che le piume ricrescano. Non abituati a mangiare pesci morti o a essere imboccati, in alcuni casi occorre iniziare la cura con l’alimentazione forzata. Infine, ed è il momento più emozionante, arriva il giorno della liberazione in acqua. L’oceanologa Adornes dice di avere la ragionevole certezza che i suoi pazienti riescono a tornare nelle colonie d’origine. «A volte siamo costretti a tenerne alcuni qui con noi per un altro anno, se il piumaggio non è ricresciuto perfettamente. Altrimenti non sono in grado di affrontare il viaggio di ritorno nella stagione giusta, da agosto ad ottobre».
A novembre, inizio dell’estate in Patagonia, ricomincia il ciclo biologico, l’accoppiamento, la posa delle uova e la nascita dei piccoli. Fino ad aprile, quando ricomincia il viaggio. Con maggior cautela, possibilmente.

Rocco Cotroneo
da "Il Corriere della sera"
 


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Respuesta  Mensaje 2 de 3 en el tema 
De: Improvvisa Luce
Enviado: 14/02/2006
14:49
No, non hanno sbagliato rotta... L'hanno fatto intenzionalmente!!  Sai com'è... S'erano stufati di tutto quel freddo e di quelle grasse foche, così hanno deciso di andarsene a Rio al calduccio, cocktails freschi e belle ballerine formose... Altro che disorientati, quelli hanno capito tutto!!! 

 
Respuesta  Mensaje 3 de 3 en el tema 
De: Irisblu
Enviado: 17/10/2006
15:19
Hahahahaha tu dici?
 


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Respuesta  Mensaje 2 de 3 en el tema 
De: Improvvisa Luce Enviado: 30/08/2011 08:16
Lo dico si'... se uno avesse forza bastante per viaggiare senza mezzo alcuno, e se potesse farlo in tempi brevi, quasi sicuramente andrebbe in posti piacevoli, no? Mettiamo ti venisse fatto il dono del teletrasporto, tu dove andresti? Io un po' dovunque, ma specialmente in posti caldi e ben frequentati (bei fustacci in costume, insomma).

Respuesta  Mensaje 3 de 3 en el tema 
De: haiku04 Enviado: 01/09/2011 14:21
Ahahahah, non posso che darti ragione.... con tante meraviglie che ci sono al mondo ce ne stiamo al nostro paesello.... invidio gli uccelli migratori, mica scemi!


 
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