Omar pentito, sulla tomba della mamma di Erika
Lo rivela Panorama. Tra poco anche Erika sarà libera: la sua vita dentro il carcere.
Lontani, ciascuno a modo suo, stanno cercando di buttarsi alle spalle quella brutta tragedia. Omar ed Erika (lui è libero, lei lo sarà tra poco) si preparano ad affrontare la vita reale. Così succede che mwentre Erika fa i preparativi per uscire dal carcere, Omar si reca davanti alle tombe di Susy e Gianluca De Nardo, trucidati nel febbraio del 2001 per mano sua e della sua "fidanzatina".
Lo scoop di Panorama
A rivelarlo è ancora una volta Panorama, che sta seguendo le vicende dei due giovani dieci anni dopo il delitto di Novi Ligure. Secondo quanto fa sapere il settimanale, venerdì scorso, a metà mattinata Omar Favaro si è recato al cimitero di Novi Ligure, approfittando dell'orario insolito "lontano da occhi indiscreti e senza far sapere nulla a nessuno". Sarebbe la prima volta che il giovane, da quando nel gennaio del 2010 è uscito dal cercere dopo nove anni di pena, va sulla tomba dei De Nardo.
20 minuti per pregare
Panorama lo descrive "vestito di scuro, cappello in testa e grandi occhiali da sole". Ha fermato due ragazzi al lavoro nei vialetti e si è fatto indicare la cappella dove riposano i corpi delle due vittime. è rimasto dentro una ventina di minuti, poi è sparito nel silenzio più assoluto.
Lui: "Sono cose personali"
Il settimanale ha contattato al telefono Debora, la fidanzata di Omar, chiedendo di parlare con lui, ma sembra lui, che era con lei, si sia rifiutato dicendo che sono cose intime e private, e che non vuole condividerle con nessuno.
L'aggiornamento precedente: Erika libera a Natale, la sua vita dentro al carcere
A Natale Erika sarà libera. A 27 anni, gli ultimi dieci dei quali trascorsi in carcere, lascerà la comunità di recupero dove è stata trasferita da pochi giorni e potrà rifarsi una vita, probabilmente assieme al padre, chissà.Lei è quella di “Erika e Omar”, i due poco più che adolescenti che il 21 febbraio del 2001 uccisero a coltellate la madre e il fratellino di lei, 42 e 11 anni. Omar, il suo ex “fidanzatino”, è libero da un anno. Non ha rilasciato interviste. Nemmeno Erika lo ha mai fatto, come suo padre, l’ingegnere Francesco De Nardo che in questi anni ha continuato a stare vicino alla figlia, a visitarla tutte le settimane, e tornare dopo in quella casa a Novi Ligure.
L'esclusiva di Panorama
Ma il settimanale Panorama ha pubblicato in esclusiva un lungo servizio in cui grazie a “testimonianze qualificate e verificate” racconta il mondo di Erika, omicida a 16 anni di sua madre e di suo fratello.
"Fu tutta colpa di Omar"
Ha dimenticato? E’ serena? Ha davvero il coraggio di andare avanti, dopo ciò che ha fatto? Secondo le fonti di Panorama forse Erika ha rimosso l’omicidio. Quando racconta quello che è accaduto quella sera “ha gli occhi spenti, vuoti”, e non fa che dire che la colpa è di Omar, e della cocaina. Che è stato lui a volere fare tutto, lei non è riuscita a impedirglielo. Lo odia: “E’ come se qualcuno mi accoltellasse ogni volta che ci penso”.
Il perdono della madre
La madre invece le manca. La donna che uccise con le sue mani (Erika e Omar si sono sempre accusati a vicenda, anche se la ricostruzione dei Ris dimostrerebbe che entrambi hanno accoltellato le vittime) le appare in sogno, le sta vicino, le dice di stare tranquilla perché le vuole bene.
Gli incubi notturni
Omar raccontò ai giudici che prima di morire Susi De Nardo disse alla figlia: “Erika, ti perdono”. Ma questo non basta a placarle la coscienza, evidentemente, la ragazza è sempre turbata. Le compagne di cella parlano di periodi in cui ritornano incubi ricorrenti, in cui lei si sveglia nel cuore della notte e urla. In questi anni Erika ha anche avuto parecchi disturbi di salute; orzaiolo ricorrenti,un ascesso al dente che non passava mai, i problemi intestinali e soprattutto gli attacchi di ansia.
Bibbia, cucina e amore
Se non fosse per questo sembra una ragazza tra tante, ma più saggia. E' una che va a letto con l'orsetto, ma legge la Bibbia e Madre Teresa di Calcutta. Ama le canzoni, scrivere lettere e biglietti, a volte favole per le figlie delle compagne di carcere, guarda la tv. E adora cucinare. Ha amiche e si è anche innamorata di un compagno di carcere, ma la storia non è finita bene.
Il primo passo: al cimitero dalla madre
Tra poco il limbo del carcere finirà, la ragazza andrà in cerca di una casa e di un lavoro. Vuole fare un bagno al mare e prendere la patente. Ma prima dovrà andare a trovare la madre. “Non so se ce la farò”, ha detto alle amiche “Ma devo farlo”.
Pentita o bugiarda?
Oggi Erika sembra pentita. Sembra responsabile e assennata. Ma Omar la descrisse come una bugiarda cronica, anche i giudici non hanno creduto a una sua sola deposizione. E tutti ricordano ancora la lucidità con cui, poche ore dopo il delitto, raccontava ai magistrati di come un gruppo di sanguinosi albanesi era entrato in casa sua, e aveva ucciso madre e fratellino. L'episodio è riportato anche nell'ultimo libro di Giancarlo De Cataldo, "In Giustizia" (Rizzoli), che ricorda come dalle parole della ragzza scoppiò un'indegna caccia all'albanese. Mentre lei diceva al fidanzato, ripresa dalle telecamere: "Adesso possiamo andare in giro come una coppia vera".