Come ti ho gia' risposto nel post che tu citi, quello fu un breve periodo, che tra l'altro appartiene ormai al passato...
La mia "giovane eta'" tale piu' non e', o perlomeno lo e' fino ad un certo punto, visto che quest'anno compiro' 29 anni...
Provo a scriverti qualcosa per farti comprendere come mi sento adesso; se ci sara' qualche errore, ti prego di perdonarmi, l'ora e' tarda...
Parole,
nel vento,
silenziose ed immobili,
immutabili apparentemente
come gli spiriti di fata
che aleggiano nel buio tiepido
di una notte priva di significato,
ma che vorrei durasse piu' a lungo.
Solitudine, certo,
nient'altro che i miei pensieri
a distrarmi da un mondo
che mi condanna
ad essere un ingranaggio
stritolandomi la mente
ed il cuore...
Lucciole o lacrime?
Abitudine e solitudine,
diffidenza simile a fobia,
prigioniera di un corpo e di un tempo
che non vorrei, che detesto;
nient'altro che sonno e pensieri,
qualche rimasuglio di passato,
vago ricordo di sentimenti.
Grigiore e nebbia,
alle mie spalle, davanti ai miei occhi,
mentre il tempo passa
e mi sento gia' anziana
e stanca nello spirito.
Lucciole, le mie parole,
che per un attimo risplendono
per tornare l'attimo dopo
ad essere solamente oscurita'.
Lacrime, che ho versato,
e che non verso piu';
che vorrei versare ma non riesco;
lacrime che so perfettamente inutili...
Nulla cambierebbe,
tutti i miei tentativi
e le mie parole
perduti nel vuoto;
in una notte tiepida
priva di significato,
la mia vita...
IMPROVVISA LUCE