Nessuno sa "fare" come sai fare tu... ma cosa?

...sono d'accordo su fare affidamento alle proprie virtù, e renderle dei punti di forza...

...per contro, le mancanze e i difetti fanno da contrappeso, riportando il tutto su di uno statico equilibrio, che in me spesso s'infrange facendo pendere il peso dalla parte oscura o, più raramente, dalla parte luminosa... Non riesco a non pensare al fatto che ciò che a me manca è la capacità d'amare e di dare fiducia, e sinceramente non c'è nulla di buono nelle esperienze negative in campo affettivo da me vissute... Tutto ciò che ho imparato, è stato che prima di dare fiducia ad una persona, questa va sondata per quanto è possibile, tenendola nel frattempo a distanza con cordialità o gelida indifferenza... e questo forte sospetto radicato in me, fa in modo che il mio essere non si lasci mai andare ai sentimenti, che in più occasioni m'hanno condotta alla sofferenza... come è successo a tutti, del resto... per evitare che ciò si verificasse nuovamente, ho innalzato la mente a suprema guardiana, minimizzando il cuore... non soffro più per colpa altrui, ma soffro perché non vivo... contrasto forte questo, che spesso mi riconduce alla considerazione che la vita è per la maggior parte sofferenza, e che mi fa giungere alla triste domanda: "perché continuarla?". So che è un pensiero insano, il mio, ma in fondo in fondo è anche logico...  Perché continuare questo crudele gioco di competizione? Perché questa crudele selezione che relega gli sconfitti a spengersi in una dolorosa solitudine?

La vita, in fin dei conti, è solo una solenne fregatura...