Le tenebre avvolgono la stanza a tratti,
in quegl'attimi nei quali la fiamma vacilla,
e si delineano ombre spettrali,
e pause di tristezza.
I respiri lenti
della persona davanti al focolare
si frappongono al silenzio della mente,
esprimendo canzoni accennate
e sinfonia prive di corpo e sostanza.
Eppure, quelle fantasie incomplete
rispecchiano in qualche modo
i giochi della fiamma sempre più debole
tra la legna annerita
dai riflessi di quella che passione poteva sembrare,
e che invece appare per ciò che è,
e nient'altro.
Un libro concluso e appoggiato al freddo pavimento,
una coperta sulle ginocchia
che non scala il cuore.
La luce spenta di proposito,
il silenzio voluto e ricercato;
nella tranquillità ricercata
si spande la malinconia
che s'acuisce nei momenti di buio.
Tremula e debole fiamma,
e la cenere sempre più abbondante
ricordano il tempo che passa,
e che brucia le opportunità
riducendole in un passato cinerino
ormai combusto ed inutile.
Palpebre pesanti che si chiudono,
nel sonno si sciolgono i pensieri...
...una coperta di solitudine
che non scalda.
IMPROVVISA LUCE