Danone aveva dimenticato di dirci che il suo yogurt era destinato a soggetti anoressici
15 anni di mistificazione e danni con gli yogurt Activia e Actimel: il "sanpietrino nella pentola dello yogurt" che aveva lanciato il ricercatore francese Didier Raoult* nella prestigiosa rivista scientifica "Nature" del mese di settembre, ha finalmente dato i suoi risultati.

Per il capo del laboratorio di virologia Timone di Marsiglia, gli yogurt e le bevande al latte riempiti di probiotici che ci hanno fatto mangiare per quasi 20 anni, avrebbero una grande responsabilità nell’ epidemia di obesità dei bambini.
Di probiotici, che Danone aggiunge agli yogurt pubblicizzati in televisione e che rinforzerebbero il sistema immunitario, se ne trovano più di 1 miliardo in ogni vaso di Activia e Actimel.
Il problema è che questi buoni batteri "attivi e vivi", secondo Danone, sono gli stessi che vengono utilizzati da molto tempo negli allevamenti industriali intensivi, come attivatori di crescita per ingrassare i maiali e i polli più rapidamente. E un maiale attivato con probiotici, produce un aumento del 10% del suo peso. Così, Danone ci spinge ad "allevare" i nostri figli come i maiali o i polli!
Infatti, all'inizio di quest'anno, i ricercatori hanno avuto l'idea di confrontare la flora intestinale degli obesi e dei non obesi. E qui, sorpresa, i primi erano pieni di probiotici, proprio quelli che si trovano nello yogurt "salute più".
Didier Raoult commenta: "Abbiamo approvato questi promotori della crescita per il consumo umano utilizzati negli allevamenti, senza cercare di sapere quale sarebbe stato l'effetto sui bambini".
Quindi, ha richiesto che si facessero degli studi per determinare il ruolo preciso di tutti i prodotti caseari nell'epidemia di obesità infantile.
Inoltre, non sono soltanto i bambini ad essere vittime di questo inganno: "Ho incontrato molte donne paffute, che, anche se denutrite e sperando di perdere peso, assumevano solo un paio di yogurt al giorno, più altre inezie ". E disilluse, hanno continuato ad ingrassare, e ad essere sempre più stanche e deboli ....
Finalmente, ricercatori indipendenti che avevano diffuso l’allerta sono riusciti a coinvolgere i servizi ufficiali prima che scoppi apertamente lo scandalo.
Così hanno messo sotto pressione il gruppo Danone, costringendolo, secondo le delicate parole dei grandi giornali "a rivedere le bozze" (Un mostro come Danone, lo si deve addomesticare..) ma fanno comunque capire che potrebbe essere un duro colpo per delle lobby come Actimel Europa e Activia Europa che pesano insieme più di 1,5 miliardi di euro su una cifra complessiva Danone di 15 miliardi, e quindi del 10%.
Ma non ci dobbiamo preoccupare per questa società di imbroglioni, perché tra le sue abili e discrete manovre nel ritirare la pubblicità e la dipendenza di molti consumatori, non vi è nessuna urgenza...ci rimane solo da aspettare che inventino un altra "insalata alla moda".
* Didier Raoult è professore di microbiologia e specialista in malattie infettive. Dirige l'Unità di Ricerca in Malattie Infettive e Tropicali Emergenti (URMITE) di Marsiglia. Il Grand Prix Inserm 2010 gli è stato assegnato a 58 anni per l’insieme dei suoi lavori sugli agenti patogeni e la scoperta dei virus giganti.
Traduzione da un articolo di: http://environnementemptreinte.hautetfort.com