San Silvestro senza fuochi d'artificio
Il Comune: "Spaventano gli animali"

Capodanno in piazza Vittorio: i fuochi sono il clou della serata

Multe fino a 500 euro per chi
trasgredirà l'ordinanza di Palazzo Civico. Plauso dell'ex ministro
Brambilla: ogni anno muoiono
di paura oltre cinquemila di loro

Notte di capodanno senza botti a Venezia e Torino, dove le rispettive amministrazioni comunali hanno deciso di festeggiare il nuovo anno vietando i tradizionali fuochi d'artificio, più o meno rumorosi che siano. Se il comandante generale della Polizia municipale, Luciano Marini, ha emesso un'ordinanza che vieta «comportamenti che possano turbare la tranquillità o compromettere la sicurezza dei cittadini in luoghi aperti», in Piemonte la proibizione di sparare i scoppiare fuochi d'artificio è stato deciso per tutelare gli animali.

L'Assessorato all'Ambiente ha infatti stabilito di applicare il regolamento per la loro tutela, che prevede, nel caso in cui il veto venga trasgredito, una sanzione fino da 25 a 500 euro e, in altre situazioni particolari, una denuncia penale. Anche il Comune si è adeguato, annullando per quest'anno il tradizionale spettacolo di mezzanotte con luci e colori: in piazza Vittorio Veneto si svolgerà, dalle 21, solo il concerto di Renzo Arbore.

«Spero che l'esempio di Torino sia seguito quanto prima da tutti i Comuni italiani». Così l'ex ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, deputata Pdl, ha commentato la scelta del capoluogo piemontese per la notte di San Silvestro.

Recenti stime hanno infatti dato un risultato allarmante: i tradizionali «botti» fanno letteralmente morire di paura circa 5 mila animali all'anno, tra domestici e selvatici. «Le cronache di Capodanno - spiega l'ex ministro - ci hanno abituato al triste elenco di vittime umane, morti o feriti, che pagano per la loro o l'altrui imprudenza. Tanto dovrebbe bastare per rinunciare a fuochi d'artificio e petardi. Ma c'è anche una seconda categoria di vittime del tutto dimenticata fino ad oggi, cioè gli animali. Le ragioni sono prevalentemente due: innanzitutto gli animali non sanno dare una spiegazione naturale al fenomeno e quindi sono presi dal panico. Inoltre, cani e gatti hanno un udito almeno quattro volte superiore al nostro e si può ben immaginare quale effetto abbia sulle loro orecchie il susseguirsi di esplosioni».