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Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica
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Politici, giornalisti, lobbisti, comici e attivisti umanitari. Tanti, forse troppi, i volti che hanno segnato il 2011. Panorama.it ha scelto dieci personaggi che hanno fatto e fanno ancora discutere sui mass media. Sottoponendoli al voto dei suoi lettori online.
Giorgio Napolitano
Per il New York Times, che a dicembre gli ha dedicato un profilo, è “Re Giorgio”. Il suo merito? “Ha orchestrato uno dei più complessi trasferimenti politici dell’Italia del dopoguerra” (ossia l’insediamento di un governo tecnico di larghe intese, appoggiato da PdL, Pd e Terzo polo) ed è stato “un garante chiave della stabilità politica in tempi instabili”.
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Il premier Mario Monti
Mario Monti
Da preside della Bocconi a premier del governo dei professori. Il premier Monti chiamato da Napolitano lo scorso 16 novembre a sostituire Berlusconi, dimessosi quattro giorni prima sotto le pressioni dei mercati finanziari, è l’esatto opposto del Cavaliere. Se il primo ha riempito le pagine dei giornali per gli “eccessi” nella vita privata, l’aggettivo più usato sui quotidiani per descrivere l’economista prestato alla politica è “sobrio”.
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Elsa Fornero
Elsa Fornero
Le lacrime del ministro del Welfare Elsa Fornero passeranno alla storia. Il suo pianto trattenuto di domenica 4 dicembre durante la conferenza stampa di presentazione della manovra è diventato il simbolo di quella serata. E anche della manovra, appunto “lacrime” e sangue. Soprattutto sulle pensioni.
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Enrico Mentana
Enrico Mentana
Gli italiani riescono ad appassionarsi non solo alla politica, ma anche a chi la racconta. E magari molto bene. Così le vicende di Enrico “mitraglia” Mentana, superdirettore del Tg di La7 che è riuscito a portare al 10% di share, grazie a un notiziario molto incentrato sui retroscena in Parlamento e che dà poco spazio alla cronaca nera, sono finite più volte sulle prime pagine. Compreso l’annuncio delle sue dimissioni, poi ritirate, dopo che il cdr lo aveva segnalato per condotta antisindacale.
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Fiorello
Fiorello
l segreto di Fiorello è molto semplice, ha spiegato Fabio Caressa: “Ha riportato in televisione il talento, suo e quello degli ospiti”. Il comico ha risollevato gli ascolti di Raiuno questo autunno raggiungendo un record i oltre il 50% di share. Una boccata d’ossigeno per la rete pubblica segnata dal trasferimento di parecchi talenti alla concorrente La7 .
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Checco Zalone
Checco Zalone
Un genio qualunque. Ma di successo. Secondo i critici Zalone piace perché dà la speranza di potercela fare. A inizio anno il suo Che bella giornata ha sbancato i botteghini, facendo meglio persino di colossi hollywoodiani come Avatar. E il resto dell’anno è stato un crescendo, tra tour nei teatri e apparizioni televisive. Unica nota stonata a fine anno l’imitazione di Michele Misseri.
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Vittorio Arrigoni
Vittorio Arrigoni
L’attivista italiano e collaboratore del Manifesto, considerato vicino ad Hamas, viene rapito il 14 aprile da un gruppo salafita, filo Al Qaeda, che chiede la liberazione di prigionieri detenuti da Hamas. Il giorno dopo lo impiccano. In Italia la sua morte scatena il dibattito sulla condizione dei palestinesi nella Striscia di Gaza.
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Alberto Perino
Alberto Perino (No Tav)
Il bancario in pensione della Val Di Susa e leader del movimento No Tav è il simbolo di una lotta che dura da anni ma che nel 2011 ha cominciato a somigliare a una vera e propria guerriglia: da una parte una piccola comunità che si oppone all’Alta Velocità e che ha attirato le simpatie della sinistra radicale e dei black bloc, dall’altra lo Stato.
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Domenico Scilipoti
Domenico Scilipoti
Si è autodefinito in un libro, presentato lo scorso aprile, il Re dei peones, veri protagonisti della fine della Seconda Repubblica pronti a saltare di qua e di là dall’emiciclo a seconda della convenienza. E c’è davvero poco da aggiungere sulla carriera in Parlamento di Scilipoti, che quest’anno ha persino creato un partitino tutto suo: Movimento Responsabilità Nazionale.
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Luigi Bisignani
Luigi Bisignani
Personaggio ponte tra la Prima e Seconda Repubblica, balzato agli onori delle cronache già ai tempi della P2, di Tangentopoli, il giornalista - lobbista è finito ai domiciliari il 15 giugno nella nuova inchiesta della procura napoletana sulla P4. Il 27 di ottobre esce dalla scena giudiziaria napoletana. Accusato di associazione a delinquere e favoreggiamento del parlamentare del Pdl Alfonso Papa ottiene un patteggiamento “tombale”. In aula, ora, potrà essere chiamato solo come testimone.
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Chi è il personaggio italiano più significativo del 2011?