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De: MOTHERSIXTEN (Mensaje original) |
Enviado: 06/01/2012 07:45 |
Il dolore che voi create adesso è sempre qualche forma di non accettazione, qualche
forma di resistenza inconsapevole a ciò che esiste. A livello del pensiero, laresistenza è una qualche forma di giudizio.
A livello emozionale, è una qualche forma di negatività.
L’intensità del dolore dipende dal grado di resistenza al...
momentopresente, e questo a sua volta dipende dalla forza con
cui vi identificate con la vostra mente. La mente cerca sempre di
negare l’adesso e di sfuggirlo. In altri termini, più voi vi identificate
con la vostra mente, più soffrite. Oppure possiamo metterla così:
più siete in grado di onorare e di accettare l’Adesso, più siete liberi
dal dolore, dalla sofferenza, nonché liberi dalla mente egoica. Dal web
BUONA EPIFANIA Annamaria
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La Befana Giovanni Pascoli
Viene viene la Befana vien dai monti a notte fonda. Come è stanca! La circonda neve, gelo e tramontana. Viene viene la Befana. Ha le mani al petto in croce, e la neve è il suo mantello ed il gelo il suo pannello ed il vento la sua voce. Ha le mani al petto in croce. E s’accosta piano piano alla villa, al casolare, a guardare, ad ascoltare or più presso or più lontano. Piano piano, piano piano. Che c’è dentro questa villa? Uno stropiccìo leggero. Tutto è cheto, tutto è nero. Un lumino passa e brilla. Che c’è dentro questa villa? Guarda e guarda...tre lettini con tre bimbi a nanna, buoni. guarda e guarda...ai capitoni c’è tre calze lunghe e fini. Oh! tre calze e tre lettini. Il lumino brilla e scende, e ne scricchiolan le scale; il lumino brilla e sale, e ne palpitan le tende. Chi mai sale? Chi mai scende? Co’ suoi doni mamma è scesa, sale con il suo sorriso. Il lumino le arde in viso come lampada di chiesa. Co’ suoi doni mamma è scesa. La Befana alla finestra sente e vede, e s’allontana. Passa con la tramontana, passa per la via maestra, trema ogni uscio, ogni finestra. E che c’è nel casolare? Un sospiro lungo e fioco. Qualche lucciola di fuoco brilla ancor nel focolare. Ma che c’è nel casolare? Guarda e guarda... tre strapunti con tre bimbi a nanna, buoni. Tra la cenere e i carboni c’è tre zoccoli consunti. Oh! tre scarpe e tre strapunti... E la mamma veglia e fila sospirando e singhiozzando, e rimira a quando a quando oh! quei tre zoccoli in fila... Veglia e piange, piange e fila. La Befana vede e sente; fugge al monte, ch’è l’aurora. Quella mamma piange ancora su quei bimbi senza niente. La Befana vede e sente. La Befana sta sul monte. Ciò che vede è ciò che vide: c’è chi piange e c’è chi ride; essa ha nuvoli alla fronte, mentre sta sull’aspro monte.
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De: haiku04 |
Enviado: 06/01/2012 14:01 |
Fate nanna, piccolini, nei lettini bianchi e belli come panna; fate nanna! Dal castello delle fate, ch’ è lassù, lontan lontano fra le nevi immacolate, al camino vien, pian piano la Befana, ricca e buona, che vi dona cavallucci, bamboline e balocchi senza fine. Glieli porta l’ asinello, forte e bello, che le orecchie ha lunghe assai: se vi sente, o bimbi, guai! Fate nanna, piccolini, nei lettini bianchi e belli come panna; fate nanna! E' tornata la befana a cavallo di una scopa: vola senza far rumore nella notte nera nera Sulle spalle ha tanti sacchi e li posa sui camini tira fuori sorridente i regali per i bambini Bambole e trenini giostre e orsacchiotti, dischi e grembiulini, dolci e biscottini, ma più bello ancora essa sa donare una grande gioia che non si può scordare.
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AUGURI! |
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Quando è l'ora, la Befana
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Quando è l'ora, la Befana alla scopa salta in groppa. D'impazienza già trabocca: l'alza su la tramontana, fra le nuvole galoppa. Ogni bimbo nel suo letto fa l' esame di coscienza: maledice il capriccetto, benedice l' ubbidienza: La mattina al primo raggio si precipita al camino. Un bel dono al bimbo saggio, al cattivo un carboncino!
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