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Attualità: Art. 48, libertà di inquinare :-(
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Respuesta  Mensaje 1 de 1 en el tema 
De: primaveraestate  (Mensaje original) Enviado: 25/01/2012 20:30

LIBERTA' DI INQUINARE NEL DECRETO LIBERALIZZAZIONI.....

pubblicata da Angelo Bonelli il giorno mercoledì 25 gennaio 2012 alle ore 21.02

All’art.48 del decreto liberalizzazioni è inserita una norma il cui titolo apparentemente innocuo ( Norme per i dragaggi ) nasconde effetti gravissimi per l’ambiente.

Vediamo perché. Con l’art.48 si consente che i fanghi e i materiali provenienti dai siti di interesse nazionale da bonificare perché altamente inquinati possono essere riutilizzati come materiale di recupero. In sintesi materiali che hanno alte presenze nocive come mercurio, cadmio, diossine.  Pensate  che a Porto Marghera nei fondali vi sono solventi organici aromatici, cloroformio,  tetracloruro di carbonio, dicloroetano,  tricloroetilene, percloroetilene,  bromoformio ecc..

Si capisce che la norma è stata scritta per compiacere operatori del settore.. l'obiettivo chiaro è poter valorizzare economicamente i sedimenti dragati altamente inquinati che si trovano nei siti di interesse nazionale, aree che è la stessa legge a definire inquinate. Quindi l'obiettivo è quello di creare un business e di fare in modo che i sedimenti dragati siano assimilabili a meteriali di recupero secondo quanto previsto dal DM 5 febbraio 1998 .

 

Prima di questa modifica normativa, i sedimenti, nei SIN, i sedimenti dragati potevano essere refluiti se puliti. Oppure, se non erano pericolosi potevano essere conferiti in casse di colmata. Già questa era una deroga notevole. Se erano pericolosi oppure non utilizzati secondo queste procedure, dovevano andare in discarica, con oneri per gli imprenditori o le Autorità Portuali..

 

Ora invece i sedimenti sono considerati materiali di recupero con la loro carica tossica inquinante che ci troveremo i gito per il paese.

 

E poi c’è quest’ultima norma che consente di utilizzare i detriti provenienti dal dragaggio dei canali e dei porti non dei siti di interesse nazionale, per fare il ripascimento delle spiagge. Tradotto prenderemo il sole sulla sabbia presa dai fondali dei porti e dei canali . Sabbia inquinata diventa un business per fare i ripascimenti perchè verrà venduto ai comuni o alle regioni…

Che vergogna !!!!!

 

Qui di seguito la norma:

 

10. I materiali provenienti dal dragaggio dei fondali dei porti non

compresi in siti di interesse nazionale, ai sensi  dell'articolo  252

del  decreto  legislativo  3  aprile  2006,  n.  152   e   successive

modificazioni, possono essere immersi in mare con autorizzazione  del

Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare  nel

rispetto di quanto previsto dall'articolo 109, comma 2,  del  decreto

legislativo 3 aprile 2006,  n.  152.  I  suddetti  materiali  possono

essere diversamente utilizzati a  fini  di  ripascimento,  anche  con

sversamento  nel  tratto  di  spiaggia  sommersa  attiva,  o  per  la

realizzazione di casse di colmata o altre strutture  di  contenimento

nei porti in attuazione del Piano Regolatore Portuale ovvero lungo il

litorale  per   la   ricostruzione   della   fascia   costiera,   con

autorizzazione della regione  territorialmente  competente  ai  sensi

dell'articolo 21 della legge 31 luglio 2002, n. 179.". 




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