Nella corsa per il trono della gastronomia, la Spagna batte l'Italia. Questo il verdetto dell'Académie Internationale de la Gastronomie, associazione di 22 Stati e giudice ultimo per diversi premi culinari. E' proprio l'Accademia ha certificato il sorpasso della gastronomia iberica su quella di casa nostra.
In primis, il Grand Prix de l'Art de la Cuisine (che definisce il miglior cuoco del mondo) assegnato Joan Roca, del El Celler de Can Roca (Girona), che scalza il precedente vincitore, l'italiano Massimo Bottura, del Francescano di Nonantola.
Poi, il premio Chef de L'Avenir 2011, sempre a tre maestri iberici. I vincitori sono Joseán M. Alija, chef del Restaurante Nerua (Bilbao), Angel Leon, maestro cuoco del Restaurante Aponiente (El Puerto de Santa María) e Ramón Freixa, chef del Restaurante Ramón Freixa (Madrid).
Il Prix du Sommelier 2011 è stato assegnato a José Polo, sommellier del Restaurante Atrio (Cáceres), premiato anche per la sua cantina di livello mondiale.
Infine, anche il Grand Prix de la Science de l'Alimentation 2011 parla spagnolo, grazie a José Ordovás, direttore del director de Nutrición y del Laboratorio de Genómica de la Universidad de Tufts en Boston (Estados Unidos).
Più che soddisfatto Rafael Anson, presidente dell'Accademia e cuoco iberico. Per Anson, i premi certificano una realta attivà da tempo: la cucina spagnola è la prima del mondo, capace di unire tecniche moderne a rigore per la tradizione. Il guanto di sfida alla cucina italiana è palese: in ballo, il ruolo di referente mondiale delle futuro gastronomico e alimentare.