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Facevo l'operaio e 8 ore di lavoro erano paragonabili a 8 ore in un campo di concentramento non tanto per la fatica, ma per la sopportazione dei soprusi. Sono diventato responsabile d'azienda e le 8 ore erano ancora più tremende per lo stress e la pressione continua della dirigenza che voleva sempre più produzione con richieste assurde e disumane. Ho mollato il manicomio e ho messo su un piccolo negozietto nel mio paese, al posto del prato inglese e delle palme in giardino c'è un bell'orto. Passo le giornate a zappare e vender vino e scopo anche di più (e fare l'amore in mezzo ai campi è qualcosa di unico fidatevi). Mi è tornato il sorriso. Facciamo quasi tutte le sere festa con i paesani cuocendo qualche salsiccia fatta con i maiali allevati da noi, bevendo vino e ascoltando musica da un vecchio juke box che ho riparato con le mie mani. Ci scaldiamo con una stufa a legno alimentata con le potature degli alberi delle nostre campagne. Ora siamo sotto la neve (sono in Abruzzo) e non ho nessun problema, anzi, ci siamo fatti uno "snow park" e ci stiamo divertendo senza lamentarci con Protezione Civile o Comune o presidente del Consiglio. Ho fatto un centinaio di litri di vino cotto e lo vendo a 50 cent. al bicchiere gratis per i senza tetto o chi non ha lavoro. Un solo sogno mi è rimasto: CHE SPARISCA QUESTO STATO DI MERDA CHE PROMETTE SERVIZI CHE NON VOGLIO E DI CUI NON HO BISOGNO IN CAMBIO DELLA MIA ANIMA." Johnny Gaspari, Cepagatti |
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Che meravigliosa vita che conduce stò cristiano...così si fà!!! Alla faccia di tutti quei papponi balordi che pretendono di comandare le nostre vite...!!!...Torneremo tutti a vivere dei prodotti che la terra ci offre lavorandola... |
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De: haiku04 |
Enviado: 08/02/2012 00:43 |
Indubbiamente un uomo intelligente e capace, però con la fortuna di aver avuto il terreno adatto col quale poter realizzare il suo sogno.... ma anche un uomo coraggioso, uno dei pochi che se n'è fregato del posto fisso! In città è purtroppo un po' più difficile imitarlo, sottolineo il purtroppo.... |
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Da qualche anno coltivo l'orto che era di mio papà. Piccolo, 10x10, ma davvero è una soddisfazione raccogliere pomodori, zucchine, fagiolini ed ora sto ancora consumando le zucche!!! |
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Il bello e' che tempo fa', tutti son voluti venir fuori dalla campagna perche' illusi del lavoro in fabbrica......., hanno snobbato l'artigianato perche' affascinavano le catene di montaggio e ora invece, ci si accorge di cosa si e' perduto!!!....L'autonomia....l'indipendenza che i piu' hanno sacrificato illusi che la vita sarebbe migliorata, invece ci siamo trincerati dietro sbarre che ci hanno tolto la liberta'.....e anche la qualita' della vita....Ma si puo' sempre rimediare.....e chi puo' farlo,che lo faccia!!.... |
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De: haiku04 |
Enviado: 09/02/2012 00:52 |
E' che c'era tanta fatica, tanta ignoranza, tanta miseria, per questo partirono i bastimenti per terre assai luntane.... e le città poi erano come un miraggio, con le luci, le vetrine, il cinema, le sale da ballo, l'emancipazione delle donne.... e poi il boom degli anni '60 ha contribuito enormemente all'abbandono delle campagne. Oggi il discorso è diverso, tante cose sono cambiate e in effetti chi può, in un modo o nell'altro, farebbe benissimo a riappropriarsi di uno stile di vita più umano, tipo appunto quello affascinante descritto dal signore del post, beato lui!! |
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...Senza contare che siamo limitati dai tempi...Ne vorresti fare mille e non ce la fai !!!...La puntualità sul lavoro,poi la fila dal medico...vai in farmacia e sei dopo 15 persone...vai alla posta e sei la 30a...Ovunque tu vada sono file interminabili e tempi di attesa assurdi...Ad aumentare lo stress quotidiano ci si mette pure il traffico...Ah,poi ci sono le file negli uffici,la spesa e quant'altro...La vita,a volte,è diventata un vero incubo.Uffaaaaa...!!!
Metti invece un fazzoletto di terra da coltivare a nostro piacere...una piccola casetta fuori città con una visuale aperta sulla natura !!! Già questo ti mette il buonumore...cambiare vita e scegliere ritmi più slow...Del resto, parliamo del bene rifugio più antico. La terra non delude mai, non marcisce, non te la rubano e non si deprezza.Non si guadagna molto, ma di sicuro non si perdono soldi, come spesso avviene, investendo in Borsa. Vivere e lavorare in campagna invece della vita metodica e imbrigliante della città...Certo, non è un bene speculativo. Per chi cerca il mordi e fuggi non è consigliato. La terra va coltivata e richiede passione e zelo...
Insomma il mio sogno e,credo, quello di molti...avere un piccolo appezzamento di terreno per farsi l’orto ed allevarsi qualche animale”.
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