A volte resto stupito della miopia politica che circola fra alcuni (pochi, invero) di noi del Movimento NOTAV.
C'è stata una grande levata di scudi alle dichiarazioni, invero un po' forti, di Alberto Perino, che invocava una manifestazione pacifica per il 25 febbraio, senza danni a cose o persone della Valle.
QUALE SCANDALO! Ma come si permette, dopo soli VENTITRE' ANNI di militanza nel Movimento NOTAV, di parlare così a sproposito?
Si invoca invece la libertà di fare danni: danni al Movimento e alla causa NOTAV, ovviamente.
Anche un cieco lo vedrebbe. Anche un sordo lo sentirebbe. Anche un PICIU lo capirebbe. Gli amministratori che avevano MOLLATO il Movimento tornano a sfilare con noi. Ci saranno le famiglie, che sono da 23 ani la nostra forza. Quello che distingue il movimento NOTAV da tutti gli altri, la nostra più grande speranza di vittoria.
I pennivendoli (veggasi articolo preparatorio di oggi....) e gli esposimetri non aspettano altro che succeda qualche acciaccapesta per scatenare la solita canea mediatica. Facile da capire, se si riesce ad uscire dai propri piccoli stereotipi della bella rivoluzione e parlare con la GENTE NORMALE.
Io non sono un "valligiano" ma un torinese, anche se ho calcolato che vado in Valle almeno due volte la settimana ormai. Venerdì 17 sera ho portato il mio saluto, aprendo la manifestazione, al concerto NOTAV a Milano in solidarietà con gli arrestati, organizzato dai collettivi milanesi. Ho parlato coi ragazzi, conosco il loro disagio ad avere tre compagni in carcere. E fra compagni e - si parva licet - fra rivoluzionari, ci siamo capiti subitissimo, parlando: TUTTI IN MASSA IN VALSUSA AL 25 FEBBRAIO, E NIENTE CASINI IL 25 FEBBRAIO. Ragazzi d'oro, da abbracciare.
Infatti, il 25 febbraio IL MOVIMENTO NOTAV HA INDETTO UNA MANIFESTAZIONE, E HA DECISO CHE SARA' PACIFICA. Con rispetto totale per le cose e le persone della Valle.
Tutti sono benvenuti a portare la loro solidarietà, con le loro specificità, perché è importante che sia una GRANDE manifestazione. Viva il NOTAV che diventa di tutta Italia.
Qualcuno in Valle però dice sempre: che cosa succede alle Manifestazioni lo decidiamo NOI. Stavolta, NOI abbiamo deciso che questa sarà una manifestazione pacifica: gli amministratori ritornano in testa al corteo, ci saranno le famiglie, i bambini, tutti. NON ABBIAMO BISOGNO DI CASINI.
I NOTAV - e mica solo i valligiani - vigileranno, intervenendo senza paura, affinché certe cose non succedano. Chi ha mai parlato di delazioni, di fotografie, di stupidaggini? Semplicemente, andiamo in parecchi, e senza paura, a dir loro di smetterla e ad invitarli ad andare a far casino da un'altra parte. NON IN VALSUSA, FRA BUSSOLENO E SUSA, IL GIORNO 25 FEBBRAIO 2012.
Non ci vuol poi molto ad andare - PER UNA VOLTA - oltre i soliti occhialini da miope e capire che NON ABBIAMO BISOGNO DI CASINI STAVOLTA. Mi pare così chiaro, e chi non lo vede e si culla nella bellezza estetica del movimentismo, fa - come al solito - più male che bene e non capisce che: LA VALSUSA NON E' MILANO, LA VALSUSA NON E' TORINO. Quello che si fa a Milano, quello che si fa a Torino, non si fa in Valsusa. PUNTO. L'EVE CAPILA?
Articolo di NUMA Pompilio (o Tullio Ostilio? No, Anco Marcio, eccolo) sulla Stampa di oggi... "Massimo Zucchetti, professore NOTAV del Politecnico..." ahahahah, ho una nuova cattedra, insegno NOTAV, quale onor! Sto pennivendolo è davvero un grande!!!