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Attualità: matematica che diventa poesia
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Respuesta  Mensaje 1 de 2 en el tema 
De: lore luc  (Mensaje original) Enviado: 11/03/2012 04:24

Bahrami:"Così la musica è una matematica che diventa poesia"

Ramin Bahrami, 36 anni: l'iraniano devoto di Bach

Il pianista oggi all'Auditorium Rai

sandro cappelletto
torino

Ieri Firenze, oggi Torino, domani ancora Firenze, dove è il protagonista di un Festival dedicato interamente a Bach. Ramin Bahrami, 36 anni, nato a Teheran, cresciuto musicalmente in Italia, residente in Germania, suona questo pomeriggio all’Auditorium Toscanini della Rai, con inizio alle ore 17. In programma, due concerti di Johann Sebastian Bach; prima della musica, le immagini: quelle realizzate nella serie televisiva che Leonard Bernstein dedicò al compositore tedesco.

Maestro Bahrami, un fine settimana intensissimo, stressante. Come si rilassa?
«Appena posso, per rilassarmi faccio l’uncinetto. E non sono certamente l’unico: basta frequentare i treni tedeschi per appurare che c’è un esercito di maschi virilissimi impegnati a fare uncinetto».

Vedremo se questa moda prenderà piede anche in Italia. La sua dedizione a Bach è quasi esclusiva. Prima di parlare di musica: che idea si è fatta di lui, come persona? «Amava la vita, amava amoreggiare, amava le donne».

Bach: ordine e libertà, numeri e poesia, rigore e fantasia. Insieme, senza fratture.
«La musica di Bach è una matematica che diventa poesia, ha un aspetto di meditazione e di liberazione interiore molto vicine al pensiero orientale. A volte, penso alle Variazioni Goldberg o all’Arte della fuga, sembrano non avere né inizio, né fine. E quando qualcuno si meraviglia del successo che Bach riscuote ancora oggi, io mi meraviglio di questo stupore. Bach è un nostro contemporaneo».

Il nome Bach significa «ruscello», «torrente»...
«Si fermi! Ricorda la frase di Beethoven? "Nicht Bach, Meer sollte er heissen". “Non ruscello, ma mare, oceano, si dovrebbe chiamare”. Nient’altro da aggiungere».

Perché parla di democrazia, a proposito della musica di Bach?
«Perché lui ha una grande capacità di combinare le differenze esaltando le individualità. Pensiamo alle voci che compongono una fuga: prendendo ognuna delle linee che la formano abbiamo un mondo a sé stante, che basterebbe ad allietare un’intera esistenza. Ma a lui questo non bastava: combina assieme queste differenze, creando un cosmo magico in cui tutti hanno diritto di coesistere».

In questo cosmo, dove si collocano i due concerti che eseguirà oggi con l’Orchestra della Rai?
«Il Concerto in re minore è, per le caratteristiche del dialogo tra pianoforte e orchestra, il primo grande concerto per tastiera dove matematica, poesia, sobrietà, virtuosismo si combinano a meraviglia. Il Concerto in re maggiore, invece, nel primo e nell’ultimo movimento rappresenta la freschezza, la gioia, lo spirito di festa tedesco, in contrasto con il secondo movimento, l’Adagio, che è uno dei momenti più lancinanti, malinconici e profondi dell’intera produzione bachiana. Qui, lui tocca con un dito l’infinito».

Da quanto tempo non vede più il paese in cui è nato?
«Non sono più tornato nel mio meraviglioso paese da venti anni. Mio padre era ingegnere, aveva lavorato per lo Scià, è stato incarcerato dal regime degli ayatollah e dopo sette anni di prigionia è morto in carcere: il referto parla di infarto, noi non ne siamo convinti».

Ha contatti con l’Iran di oggi?
«Stiamo vivendo un periodo buio, governati come siamo dai fascisti islamici, che non lasciano libertà ai nostri giovani. E invece la nostra è una cultura solare: pensi alla religione originaria della Persia, lo zoroastrismo, che venerava la bellezza eterna del Sole».

Tra Torino e Firenze: come è nata l’idea del «World Bach festival»?
«E’ nata nel mondo virtuale, dal gruppo fondato da me su Facebook. Dopo pochi mesi avevamo raggiunto i 2500 membri. Confidandomi con l’amico Mario Ruffini gli espressi il desiderio di passare dal virtuale al reale. Lui è fiorentino, ha trovato in città risposte pronte. Musica, cinema, teatro, teologia, filosofia, matematica: le arti e le scienze riunite nel nome di Bach».



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Respuesta  Mensaje 2 de 2 en el tema 
De: haiku04 Enviado: 11/03/2012 19:04

 

 


 
 
 
..... bravo.... ma non sublime.....
 
 
 
 
 


 
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