Una filastrocca che m'è cara molto cara!
Dalle affabulazioni paterne, da quando eravamo piccole fino ad ora.
Sempre un frammento di narrazione scorrevole-piacevole!
Quando si dice che il web è cornucopia: mancavano all'appello della memoria alcuni versi e che piacere averla ritrovata tutta intera!
Ed in più la novità della strofa finale, che papà non ci ha mai detto, non la conosceva? o visto che parlava della mamma non gli si addiceva di recitarla?! fatto è che lui si limitava alle stagioni! E bene fece tanto gli ultimi versi sono melensi e ricattatori alla De Amicis!
La poesia-filastrocca s'intitola "Doni" è di Angiolo Silvio Novaro (è lui che si chiedeva " Che dice la pioggerellina di marzo?")
Primavera vien danzando
vien danzando alla tua porta.
Sai tu dirmi che ti porta?
Ghirlandette di farfalle,
campanelle di vilucchi,
quali azzurre, quali gialle;
e poi rose, a fasci e a mucchi.
E l'estate vien cantando,
vien cantando alla tua porta:
Sai tu dirmi che ti porta?
Un cestel di bionde pesche
vellutate, appena tocche,
e ciliegie lustre e fresche,
ben divise a mazzi e a ciocche.
Vien l'autunno sospirando,
sospirando alla tua porta.
Sai tu dirmi che ti porta?
Qualche bacca porporina,
nidi vuoti, rame spoglie,
e tre gocciole di brina,
e un pugnel di foglie morte.
E l'inverno vien tremando,
vien tremando alla tua porta.
Sai tu dirmi che ti porta?
Un fastell d'aridi ciocchi,
un fringuello irrigidito;
e poi neve neve a fiocchi
e ghiacciuoli grossi un dito.
La tua mamma vien ridendo,
vien ridendo alla tua porta.
Sai tu dirmi che ti porta?
Il suo vivo e rosso cuore,
e lo colloca ai tuoi piedi,
con in mezzo ritto un fiore:
Ma tu dormi e non lo vedi!