Il termine teosofia (dal greco θεός, 'dio', e σοφία, 'sapienza') indica diverse dottrine mistico-filosofiche storicamente succedutesi, che si richiamano l'una all'altra.
Nella filosofia neoplatonica, la teosofia indica la sapienza divina alla quale l'uomo può accedere solo attraverso una presunta esperienza mistica.
La teosofia è una dottrina filosofica del XVII secolo la quale sostiene che tutte le religioni hanno un'unica origine. Tale dottrina afferma di poter guidare l'uomo alla verità tramite una conoscenza esoterica della divinità.
Movimento e dottrina religiosa-esoterica risalenti al XIX secolo che, in un sistema sincretico di elementi cristiani, orientali, filosofici, assume la possibilità di un diretto contatto con la divinità.
La teosofia è la dottrina propugnata dalla Società Teosofica, cofondata nel 1875 a New York da Helena Petrovna Blavatsky (1831-1891), che appunto si proponeva di divulgare il pensiero teosofico, ovvero tutte le religioni deriverebbero da un'unica verità divina. Tale verità sarebbe stata tramandata nel corso della storia attraverso una strettissima cerchia di iniziati, i quali avrebbero rivelato solo gli aspetti conformi al periodo storico in cui si sono venuti a trovare.
La cosmogonia teosofica prevede uno sviluppo del mondo tramite vari stadi intermedi tra la materia e lo spirito; l'uomo, composto di corpo, spirito e anima, cresce anche esso attraverso vari stadi definiti: materia, corpo, corpo etereo, corpo astrale, ragione, anima e infine spirito. L'anima umana non ha né inizio né fine: essa è destinata ad un ciclo di reincarnazioni finché raggiunge la sostanza assoluta del cosmo.
Helena Blavatsky definisce la teosofia, nel testo "La dottrina segreta", come: « la saggezza accumulata nel corso delle Ere (...) provata e verificata da generazioni di profeti. »
La fondatrice del movimento, Helena Blavatsky, sostenne sempre di aver compiuto un viaggio nell'allora sconosciuto Tibet, dove avrebbe incontrato i Maestri della Fratellanza Bianca, la cui esistenza sarebbe attestata in tutte le tradizioni iniziatiche sia orientali che occidentali (sanscrito, vidhyadhara, tib. rig dzin). In Tibet questi maestri le insegnarono le arti occulte che lei avrebbe rivelato, parzialmente attraverso i suoi libri, quindi totalmente agli aderenti dei più alti livelli della Società da lei fondata insieme al colonnello Olcott.
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