Da oltre 40 anni sulla cresta dell’onda - nel 2006 hanno celebrato i loro "primi quarant’anni" di smagliante carriera, i POOH, cari al cuore di chi ama la canzone d’autore italiana, hanno accarezzato, e continuano a farlo, il sentimento di un numero enorme di entusiasti seguaci e perfino di musicisti: melodie solo apparentemente semplici, in verità molto articolate, testi poetici toccanti (dovuti al bravo Valerio Negrini), situazioni musicali di grande respiro, allestimenti di entusiasmanti spettacoli. Poi una notevole padronanza di molti strumenti, una bella "presenza" scenica ed una immensa e meritata presa su ogni tipo di pubblico. E, soprattutto, il merito da parte di Roby, Dodi, Stefano e Red di avere rappresentato per anni e per tante persone, giovani e meno giovani, la colonna sonora puntuale dei sogni ad occhi aperti, dei migliori sentimenti - con buona pace degli iperraffinati detrattori, che non sono pochi -, dei dolori, dei bei momenti dell’innamoramento, delle illusioni, delle dolciamare storie quotidiane della gente, di cui è miracolosamente intessuta la nostra vita. Anche quando l’amore tra due persone si riduce, col tempo, ad essere soltanto un semplice Mito. Lungo questo bel viaggio è bello sapere che da qualche parte ci sono sempre i POOH. Loro che ci cantano, se non altro, quel "po’ del nostro tempo migliore", che ci spinge alla fine ad affermare, per usare una acuta frase di F. Battiato, che non siamo, in fondo, affatto dispiaciuti di avere fatto la nostra conoscenza. Forse sarebbe stato peggio se, a questo mondo, non fossimo stati destinatari di Amore. Quello stesso che, anche grazie alla suggestiva musica ed alle toccanti parole dei POOH, ci avvolge splendidamente da oltre 4 decenni di bell’accompagnamento musicale.